“Grazie a Papa Francesco per il sostegno alla soluzione dei due Stati in Terrasanta e ai bambini che soffrono nel mondo”,
Così le Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e il Movimento “Uniti per Unire”, tramite il presidente, Prof. Foad Aodi, rispondono con apprezzamento e riconoscenza a Papa Francesco per la sua preghiera nel giorno di Natale e il suo appello per la soluzione di due basilari problematiche mondiali come il processo di pace in Terrasanta e la sofferenza dei bambini nel mondo, in particolare in Siria, Yemen, Africa, Iraq, Myanmar e Bangladesh.
“Da anni si parla del processo di pace”, prosegue Aodi, “ma non vediamo la luce in fondo al tunnel, con la continua sofferenza popolare in Palestina, e gli stessi ebrei che vogliono la fine dello scontro: come è emerso dalle feste del dialogo promosse, tra l’estate e l’autunno scorsi, da Uniti per Unire con la collaborazione del Movimento Donne Costruttrici di Pace (WWP), che han marciato sino a Gerusalemme; tutte insieme per la pace, donne musulmane, ebree e cristiane. Siamo rimasti, poi, tutti delusi e angosciati, nel vedere la sofferenza dei bambini in Siria, Yemen, Iraq, Africa e Maynamar: senza cibo, aiuti umanitari, assistenza sanitaria, e nella paralisi della diplomazia internazionale, nonostante i nostri continui appelli con Co-mai, Uniti per Unire e AMSI (Associazione Medici d’ origine Straniera in Italia)”.
“Occorre, infine”, conclude Aodi, “avvertire tutti del grave pericolo che corrono i minorenni non accompagnati arrivati in Europa, dei quali il 30 per cento risulta finito nel mercato nero dei trapianti d’organi e degli abusi sessuali; e nel lavoro nero e sfruttamento, costretto a fare lavori pesanti senza alcuna tutela e senza usufruire di servizi sanitari. Questa è la realtà che constatiamo rispondendo alle loro numerose richieste: che arrivano anche a noi tramite i nostri medici, locali e iscritti alla nostra confederazione internazionale Unione Medica Euro Mediterranea-UMEM”.
Fabrizio Federici