Militari dell’esercito spagnolo nella base militare di Sant Climent, in Catalogna.
L’esercito spagnolo realizzerà nei prossimi giorni delle manovre militari con il fine di coordinarsi davanti alla possibilità di un attacco alla Catalogna.
Secondo quanto rivelato mercoledì dal quotidiano spagnolo ABC, circa 650 membri dell’esercito, la fregata Almirante Juan de Borbón (F-102) e sei cacciabombardieri Eurofighter Typhoon dell’avazione eseguiranno esercitazioni militari nel sud della Catalogna.
Le manovre, battezzate Eagle Eye (Occhio d’aquila), si svolgeranno nella provincia di Tarragona; uno degli obiettivi più importanti sarà l’aeroporto di Reus, dove saranno coinvolti oltre 350 militari.
“L’ obbiettivo delle esercitazioni è perfezionare il coordinamento dei mezzi di difesa aerea nella missione di vigilanza e sicurezza degli spazi aerei di sovranità e interesse nazionale, missione che si realizza in modo permanente, 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno”, si legge in un comunicato diffuso dallo Stato Maggiore della Difesa.
Rapporti assicurano che l’esercito spagnolo è pronto a occupare, porti, aeroporti, dighe e centrali nucleari in Catalogna.
Un portavoce militare ha sostenuto che queste manovre militari sono del tutto estranee alla crisi politica che la Catalogna vive da settimane e che sono state pianificate da un mese.
Lo scorso 27 ottobre il governo regionale del presidente catalano Carles Puigdemont è stato destituito in seguito all’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione spagnola, sollecitata dal governo centrale come risposta a una dichiarazione unilaterale di indipendenza della Catalogna.
Come applicazione delle misure prese contro il Govern catalano, quello spagnolo ha convocato elezioni regionali anticipate per il prossimo 21 dicembre, con l’obiettivo che la società catalana ponga fine attraverso il voto a questa crisi.