Nello stato di New York più di un centinaio di persone si sono radunate sabato in solidarietà con i manifestanti in Turchia che sfidano l’invito del primo ministro Recep Tayyip Erdoğan a porre fine alle proteste.
Gli indignati, che si sono radunati a Zuccotti Park in Lower Manhattan, hanno urlato frasi come “Erdogan, ascolta il tuo popolo”, mentre battevano pentole e sventolato bandiere turche. “Viviamo in una Turchia moderna, in una democrazia, non come la vogliono loro (il governo), come ai vecchi tempi”, ha detto Tezcan Baris, un commercialista arrivato dal vicino New Jersey. “Chi elimina i diritti democratici deve andarsene”, ha detto Baris, che indossa un enorme cartello con scritto: “Resistenza per la democrazia”.
Allo stesso modo, Volkan Yargici, un altro indignato turco residente negli Stati Uniti, ha affermato che si sono riuniti tutti a New York “per aumentare la consapevolezza della situazione in Turchia” e ha aggiunto che “questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. È troppo, è troppo. Basta con gli arresti e le violenze della polizia”, ha detto il contestatore.
Nella stessa ottica, anche un gruppo di greci si è unito alle proteste, così come i membri della Occupy Wall Street (OWS), che occuparono lo stesso parco alla fine del 2011.
Dallo scorso 27 maggio, si sono tenute un gran numero di manifestazioni di massa in diverse città del paese eurasiatico, tra cui Istanbul, Ankara (la capitale), Smirne, Adalia e Muğla, dopo che le forze di polizia hanno attaccato un sit pacifico contro la demolizione di un parco al fine di sostituirlo con un centro commerciale.