Apre oggi i battenti a Bonn la Cop23 delle Nazioni Unite sul Clima. A due anni dall’Accordo di Parigi, la politica non sta facendo la sua parte. Per incalzarla, una campagna internazionale chiede alle persone di raccontare come i cambiamenti climatici stanno già cambiando le loro vite. Quelle di noi tutti.
Mentre parte a Bonn la Cop23 sui cambiamenti climatici, in Italia il clima continua ad essere il grande assente dall’asfittico dibattito politico. Eppure l’estate del 2017, le sue temperature torride, l’ostinata mancanza di piogge e gli effetti conseguenti su agricoltura e approvvigionamento idrico, hanno messo gli italiani di fronte alla pericolosità degli effetti dei cambiamenti climatici. Da troppo tempo il tema viene discusso solo da scienziati e addetti ai lavori, come sta accadendo in questi giorni ai delegati dei governi riuniti a Bonn nella Cop23 per continuare a discutere dei dettagli dell’inefficiente Accordo di Parigi nel disinteresse dei media e nel silenzio della politica nazionale.
L’Italia alla prova dei cambiamenti climatici: UN INSTANTBOOK per raccontare la doppia morale
A due anni dalla firma dell’Accordo di Parigi e a uno dalla sua entrata in vigore, le politiche ambientali ed energetiche adottate in Italia sono risultate spesso in contrasto con gli impegni assunti a livello internazionale, nonostante ogni anno di più gli effetti del riscaldamento globale minaccino con maggior violenza anche il nostro paese.
La nuova S.E.N. Strategia Energetica Nazionale, la cui pubblicazione è attesa nei prossimi giorni, riserva ancora troppo spazio alle energie fossili e rinuncia ad un piano strategico e lungimirante per la decarbonizzazione della nostra economia. Il provvedimento arriva dopo una lunga lista di precise scelte infrastrutturali, energetiche, finanziarie etc. compiute dagli ultimi governi italiani in palese contraddizione con la volontà di contrastare i cambiamenti climatici.
L’Instant Book dell’Associazione A Sud “Trova le Differenze. L’Italia tra il dire e il fare nella lotta ai cambiamenti climatici”, che verrà presentato durante la Conferenza Stampa di giovedì 9 novembre alla Camera dei Deputati – Roma, racconta nel dettaglio questa pericolosa doppia morale.
#CLIMATECHANGINGME: Una campagna popolare di pressione e informazione
Di fronte all’inazione della politica, è diritto e dovere dei cittadini richiamare le istituzioni alle proprie responsabilità. Con questo obiettivo nasce la campagna internazionale #ClimateChangingMe, promossa in Italia dall’Associazione A Sud: una raccolta di testimonianze per raccontare come i cittadini di tutto il mondo subiscano già oggi gli impatti diretti dei cambiamenti climatici. Tra i promotori anche altre organizzazioni ambientaliste di altri continenti: Nigeria, Ecuador, Bulgaria, Thailandia, etc.
ClimateChangingMe è il nostro racconto, il racconto di chi subisce le scelte in campo energetico e ambientale, per pretendere che nelle agende nazionali e internazionali lottare contro il caos climatico e ripensare il modello economico siano priorità politiche, non soltanto enunciazioni vuote.
Associazione A Sud