Di fronte all’aumento del pericolo nucleare, molte voci nel mondo si levano a condannare un possibile Olocausto.
Il Premio Nobel per la Pace all’organizzazione ICAN ha costituito un primo passo importante per tutti, e l’iniziativa del Vaticano – primo stato a ratificare il nuovo Trattato Onu di Proibizione delle Armi Nucleari – ha aperto la pubblica discussione sul pericolo incombente. Mentre il nostro governo, come quello sloveno, non ha voluto firmare il nuovo Trattato Onu.
Riteniamo necessario costruire iniziative per la conoscenza di questo rivoluzionario Trattato; fare pressione per la sua approvazione, e iniziare un percorso per la de-nuclearizzazione del territorio e dei porti.
Venerdì 3 novembre dalle ore 11 alle 13 saremo in piazza Unità a Trieste, all’angolo della Targa sulle leggi razziali fasciste – contribuito italiano all’Olocausto degli ebrei – a lanciare un appello alle autorità italiane e slovene, per la ratifica del Trattato di proibizione delle armi nucleari.
Inviteremo a sottoscrivere le petizioni italiana e slovena in argomento, e distribuiremo il documento sulla de-nuclearizzazione del nostro Golfo consegnato alla Conferenza di approvazione del Trattato.