Amnesty International Ungheria non si adeguerà alla nuova legge repressiva sulle Ong entrata di recente in vigore nel paese e non si iscriverà al registro delle “Ong finanziate dall’estero”.
Lo ha dichiarato Julia Ivan, direttrice di Amnesty International Ungheria, attraverso questa dichiarazione:
“Amnesty International ha tutte le intenzioni di portare la nuova legge repressiva sulle Ong in tribunale, a livello sia nazionale che internazionale. Non ci adegueremo fino a quando non avremo esaurito tutti i possibili ricorsi”.
“Abbiamo fiducia che i tribunali ci daranno ragione e che questa legge repressiva sarà annullata. Nel frattempo, come altre Ong, porteremo avanti le nostra attività per chiamare il governo a rispondere del suo operato e stare dalla parte di chi subisce violazioni dei diritti umani”.
Al termine di un’Assemblea generale straordinaria svoltasi il 26 giugno, Amnesty International Ungheria ha deciso all’unanimità di non adeguarsi alla legge e di non iscriversi al registro delle Ong finanziate dall’estero.
Dal 27 giugno, le Ong che ricevono ogni anno oltre 24.000 euro di finanziamenti dall’estero avranno 15 giorni di tempo per registrarsi. Se non lo faranno, verranno sollecitate a farlo entro 30 giorni e in caso di rifiuto, entro ulteriori 15 giorni.
Se al termine di questo periodo, un’Ong avrà ancora rifiutato di registrarsi, i giudici potranno elevare una multa pari a 2.917 euro, convocare un’Assemblea generale per ripristinare la legalità delle sue attività o decretarne lo scioglimento.
Roma, 27 giugno 2017