Foad Aodi: “#SIussolitemperato senza strumentalizzazioni sulla pelle degli immigrati e dei loro figli per combattere quella crisi d’identità e il senso di inferiorità di cui soffre il 50% dei giovani immigrati che non hanno la cittadinanza italiana”
Alla ricorrenza della Giornata Mondiale del Rifugiato, l’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia AMSI rinnova  il suo appello a favore della cittadinanza temperata lanciando il Manifesto #SanitàeMulticulturalismo. Il documento è frutto delle proposte e delle iniziative dei Professionisti della Sanità italiani e di origine straniera, che si sono messi in gioco per migliorare insieme il SSN, sentendo l’esigenza di associare la medicina alla conoscenza culturale e religiosa e di rafforzare i servizi socio-sanitari per un’immigrazione qualificata e programmata. Tra i punti sollevati: garantire il diritto alla cura universale; contrastare le cure fai da te; sì ad una legge d’immigrazione Europea che si muova sui due binari politiche di accoglienza e integrazione e rispetto dei doveri nella garanzia della sicurezza comune; promuovere la ricerca e l’innovazione; autorizzare a livello nazionale la pratica della circoncisione; creare un albo specializzato per i mediatori culturali; promuovere l’aggiornamento professionale con corsi ECM su tematiche d’attualità; contrastare la medicina difensiva con un’ alleanza tra i pazienti ed i professionisti della sanità  e tanti altri ancora per contrastare l’isolamento e la radicalizzazione dei giovani con disturbi della personalità e dell’identità.
Il manifesto, promosso da AMSI, Unione Medica Euro Mediterranea – UMEM, Movimento internazionale “Uniti per Unire”, Fimmg Lazio, “Emergenza Sorrisi – Doctors for Smiling Children” Onlus, con la collaborazione di Fimmg Nazionale, Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), Confederazioni Internazionali, Ambasciate,Comunità straniere, scuole e associazioni varie, è  stato annunciato ufficialmente nel corso del Congresso storico dell’AMSI, concentrato sul tema “Patologie vertebrali: dalla diagnosi al trattamento riabilitativo” (primo convegno del XVIII corso d’aggiornamento internazionale e interdisciplinare dell’AMSI stessa), svoltosi presso la Clinica “Ars Medica” di Roma il 17 giugno. Hanno partecipato a questo evento oltre 100 professionisti della Sanità, italiani e d’origine straniera che si  sono confrontati con accreditamento ECM  su importanti temi scientifici, deontologici, medico-legali e, per l’appunto, sociali.
“Oggi il ruolo del medico e del professionista della Sanità deve rappresentare una chiave per la conoscenza tra i popoli e le culture, e anche per le buone pratiche dell’integrazione”, dichiara a conclusione del Congresso il prof. Foad Aodi, Focal Point per l’integrazione in Italia per l’Alleanza delle Civiltà UNAoC, Fondatore di AMSI e di UMEM. “Ci auguriamo che i rifugiati, trovino un’Italia e un’Europa pronte a curare e ad accogliere chi fugge dal proprio Paese a causa della guerra – aggiunge –  e a promuovere la conoscenza, l’informazione, lo scambio socio-sanitario e l’aggiornamento professionale, come abbiamo ribadito nel nostro Manifesto. Diciamo #SIussolitemperato, per consentire ai figli degli immigrati di ottenere la cittadinanza italiana – punto che abbiamo già sollevato numerose volte in passato – dopo aver sostenuto un ciclo scolastico e dopo aver approfondito la cultura, la lingua e la storia italiana. Solo in questa maniera contribuiremo  a combattere quella crisi d’identità e quel senso di inferiorità di cui soffre il 50% dei giovani immigrati che non hanno la cittadinanza italiana”.
A valorizzare il lavoro di AMSI e dei 60 mila professionisti della Sanità (medici, infermieri, fisioterapisti, farmacisti, odontoiatri, psicologi) di origine straniera in Italia, il messaggi di saluto e di sostegno del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che “si riferisce all’impegno profuso dalla stessa Associazione nell’ambito della cooperazione e del dialogo tra i popoli, non che all’opera prestata all’assistenza agli immigrati e ai rifugiati”. Il sostegno e l’apprezzamento nei riguardi delle attività di AMSI è esternato anche da Barbara Mangiacavalli, Presidente dell’IPASVI e dal Ministro plenipotenziario Enrico Granara, Coordinatore per gli Affari Multilaterali del Mediterraneo e del Medio Oriente presso il MAE, che ricorda in qualità di supervisore alla Farnesina delle attività della RIDE, Rete Italiana per il Dialogo Euro-mediterraneo “il prestigioso incarico onorifico conferito da due anni a questa parte al prof. Aodi dal Ministero degli Affari Esteri di testimoniare – a beneficio dell’Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite –  le buone pratiche che egli realizza in prima persona  e che contribuisce a realizzare sul piano dell’accoglienza e dell’integrazione in Italia, attraverso il suo operato nell’AMSI, nella CO-MAI e in UNITI per UNIRE.  Il contributo di testimonianza del prof. Aodi – prosegue il Ministro in una lettera – è stato e continua ad essere importante, soprattutto in relazione ai suoi frequenti punti stampa e in televisione, specialmente in occasione di fatti che si impongono all’opinione pubblica. Momenti in cui è essenziale richiamare tutti ad avere uno spirito razionale ogni qualvolta si affrontino temi complessi come i flussi migratori e le inevitabili connessioni con i problemi dell’ordine pubblico”.
Nel corso del Convegno  è  stato riconfermato all’unanimità l’ufficio di Presidenza dell’Amsi e la giornata è stata  arricchita da professionisti di rilievo del settore Sanità, impresa e cooperazione Internazionale.
Il Dr. Massimo Sabatini, Portavoce di UMEM e Membro del Consiglio Direttivo di FIMMG Lazio, ha dichiarato: “Sosteniamo il messaggio di multiculturalismo portato avanti con coraggio dai medici di AMSI, UMEM e FIMMG; crediamo che il lavoro svolto del medico di famiglia in Italia sia fondamentale per garantire a tutti i cittadini il loro diritto universale alla salute. Per questo invitiamo a nostra volta i medici ed i professionisti della sanità a informarsi e a conoscere i pazienti nel rispetto delle loro diversità culturali e religiose e rafforzando il rapporto e la fiducia che hanno con loro”.
Il Dr. Fabio Massimo Abenavoli, Coordinatore del Dipartimento Cooperazione Internazionale di Uniti per Unire e Presidente di Emergenza Sorrisi Onlus afferma: “Vogliamo lavorare insieme, mettendo in gioco le nostre competenze e esperienze per portare avanti lo scambio socio-sanitario e la cooperazione tra i Professionisti della Sanità del Mondo. Solo creando occasioni di confronto tra gli operatori e i medici che provengono dai diversi Paesi possiamo consentire alla medicina e alla scienza di progredire nella direzione della ricerca e anche della solidarietà”.
In questo contesto e proprio come incentivo all’innovazione e alla tecnologia, l’azienda multinazionale BTL-Italia e del Centro Studi Accademico Scientifico Culturale B-Academy, attraverso le parole dei suoi delegati, Dr. Antonio Forte, Dr. Sandro Camagna e  Dr. Daniele Morfino, ha ribadito il suo sostegno alle attività di aggiornamento professionale di AMSI e UMEM presentando il presidio sanitario S.I.S., Sistema Super Induttivo del quale  si sta valutando l’efficacia con risultati promettenti come strumento di terapia antalgica (con l’emissione di campi magnetici ad alta intensità). Segue l’intervenuto del Dr. Diego Pizzicaroli, Presidente di A.S.S.O (Associazionismo Sindacale Solidale Organizzato), per ribadire l’adesione di questa Confederazione e delle realtà affiliate al manifesto #SanitàeMulticulturalismo, per veicolarne il messaggio anche nel mondo sindacale, delle imprese italiane ed europee.