Venerdì 31 marzo presso il Rainbow Café di via Tadino 6 (MM 1 – Porta Venezia) a Milano, dalle ore 18:30 in poi si terrà un aperitivo di presentazione e promozione del progetto InsegnaMi, a cui abbiamo dato vita in novembre.
Il progetto nasce dalla necessità di sperimentare un modello di accoglienza diffusa per i migranti e richiedenti asilo, che possa essere utilizzato come base di partenza per lo sviluppo di una buona prassi nell’accoglienza.
Si prevede l’inserimento di una coppia di ragazzi o ragazze richiedenti asilo in un nucleo familiare, inteso quest’ultimo in senso lato e senza riferimento al modello familiare tradizionale, per qualche ora alla settimana, utilizzando come punto di partenza per entrambi i soggetti coinvolti l’approfondimento della lingua italiana da parte del ragazzo/a.
Gli obiettivi del progetto sono molteplici; per i ragazzi richiedenti asilo il progetto mira innanzitutto a facilitare il loro inserimento nel tessuto sociale milanese, in vista della loro uscita dal centro e della ricerca di un lavoro, permettendo loro di vivere in un contesto familiare diametralmente opposto alla realtà quotidiana dei centri di accoglienza. Inoltre aiuta i ragazzi a rendersi autonomi negli spostamenti per la città e a conoscere il territorio nel quale vivono e che troppo spesso non conoscono. L’approfondimento della lingua diventa il naturale mezzo per raggiungere questi obiettivi. Per quanto riguarda invece le famiglie, il progetto mira a decostruire tutti quei pregiudizi che naturalmente sono insiti in ciascuno di noi di fronte al diverso e allo sconosciuto (soprattutto in questo periodo storico!) e che si possono sgretolare solo attraverso la conoscenza diretta dell’altro.
Il progetto pilota è iniziato nel mese di novembre con quattro famiglie e otto ragazzi ospiti del Corelli (6 ragazzi e 2 ragazze), che si incontrano a seconda delle loro disponibilità una volta a settimana per qualche ora. Gli incontri sono gestiti in assoluta autonomia dai ragazzi e dalle famiglie e hanno portato a esperienze molto interessanti per entrambe le parti.
Si è concluso a fine febbraio, con la volontà espressa da tre famiglie di proseguire con gli incontri. Il progetto pilota è stato autofinanziato da Cambio Passo; ora cercheremo di riproporlo, poiché riteniamo abbia dato ottimi risultati.
