Militanti, organizzazioni per i diritti umani, famiglie e molti giovani si sono riuniti in Plaza de Mayo, a Buenos Aires, nel 37° anniversario del colpo di stato militare del 1976.
Spettacoli musicali si sono aggiunti alle bandiere e ai cartelli dei partiti politici e delle organizzazioni per i diritti umani. I lati del palco erano decorati da striscioni con lo slogan della giornata: “Per una giustizia democratica. Basta con la corporazione giudiziaria!” e la parte superiore con un altro striscione con la scritta “30.000 compagni scomparsi presenti ora e sempre.”
Dalle 15.30 in poi i manifestanti hanno cominciato ad arrivare lungo Avenida de Mayo, fino a riempire tutta la piazza e le vie circostanti. Prima La Cámpora (gruppo politico di orientamento peronista e kirchnerista, N.d.T.) poi le Abuelas e le Madres de Plaza de Mayo e infine vari altri gruppi e correnti che appoggiano il governo di Cristina Fernandez de Kirchner.
Lo slogan “Basta con la corporazione giudiziaria!” compariva in molti cartelli, vicino alle immagini di genocidi come Jorge Rafael Videla e Emilio Massera e ai loghi di imprese con una oscura storia di rapporti con la giunta militare, come Loma Negra, Ledesma e Techin.
Come sempre le Madres de Plaza de Mayo hanno portato un’enorme bandiera azzurra con il ritratto dei “desaparecidos” durante la dittatura, aiutate in una scena commovente da bambini e famiglie.
Traduzione dallo spagnolo di Anna Polo