Il 24 febbraio decine di attivisti hanno deciso di restituire il Rialto, un spazio sociale, alla città perché non intendono piegarsi alla logica imperante che punta alla mercificazione dei beni comuni e alla messa a rendita del patrimonio.
Un’azione che ha visto il coinvolgimento di tante realtà e reti sociali e vuole essere una risposta alla torsione antidemocratica che sta subendo la nostra città attraverso il ricatto degli sgomberi nei confronti di tantissime associazioni e spazi sociali. Un attacco che prova a cancellare anni di lotte, di fatica, di solidarietà, di cooperazione, di mutualismo, di relazioni, di arte, di cultura, di immaginazione.
Un’azione che vuole essere un segnale forte a chi si nasconde dietro lo slogan vuoto della legalità, ma che rischia solo di creare un deserto sociale.
Al Rialto sono riprese le attività che lo hanno caratterizzato nel tempo come spazio di sperimentazione, incontro, produzione di cultura indipendente e di laboratorio di democrazia.
Contemporaneamente il 10 marzo Piazza del Campidoglio è stata riempita da un popolo ampio e variegato che ha rivendicato l’impegno, l’autonomia e il valore sociale delle attività che da anni porta avanti, costruendo percorsi reali di partecipazione dal basso con l’obiettivo di rendere migliore questa città.
La risposta a tutto ciò è stata la denuncia per occupazione di 5 attivisti e indagini in corso per identificarne altri.
Ribadiamo tutta la nostra solidarietà e sostegno a quant* sono stati colpiti da questo indegno provvedimento. Non ci piegheremo a questa deriva autoritaria e repressiva, anzi con maggior determinazione proseguiremo le nostre battaglie.
Siamo tutte/i rioccupanti!
Siamo alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo). Non poteva venire risposta peggiore dalle istituzioni nei confronti di quelle persone che da anni conducono una battaglia per la difesa di questo bene comune e che hanno partecipato alla riapertura del Rialto, anche perché lì ha sede il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.
Segnaliamo che l’interlocuzione con l’Amministrazione capitolina per individuare soluzioni alternative per le realtà che oggi continuano a far vivere il Rialto si è di fatto arenata. Diventa quindi urgente che l’Amministrazione dia una risposta chiara e inizi a mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché il Rialto sia tutelato, al fine di evitare che venga compromessa l’esistenza di associazioni che svolgono funzioni di interesse pubblico, così come più volte dichiarato da diversi componenti della Giunta Raggi.
Associazione Rialtoccupato, Ass. ARCI Roma, Circolo Gianni Bosio, Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, Associazione per il Rinnovamento della Sinistra, Decide Roma, Associazione Trasform! Italia, Forum Ambientalista, I.I.C.A. – Istituto Internazionale Consumo e Ambiente, AUSTEL – Associazione Utenti Servizi Telefonici, ADP – Associazione Diritti Pedoni di Roma e Lazio, Cammina Citta’ – Federazione Italiana Diritti Pedoni e Salvaguardia Ambiente, Associazione Attac Italia, MaschilePlurale, Archivio rivista Critica Marxista