Il 20 febbraio i 7000 guerriglieri delle FARC-EP ( Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia – Ejército del Pueblo) hanno terminato di concentrarsi nelle 26 zone stabilite per la riconsegna delle armi secondo l’ultimo accordo con i governo. Entro 6 mesi consegneranno le armi. A parte le dissidenze del Frente 1 di Gentil Duarte e del Frente 14 di Mojoso, tutti gli altri 7 fronti si sono concentrati, il che dimostra una coesione interna per la pace e per il passaggio dalle armi alla politica.
La concentazione delle FARC-EP dimostra, inoltre, che vi erano regioni dove l’organizzazione guerrigliera aveva un ruolo sociale. Sono esempi Uribe, Meta e Dabeiba, Antioquia, dove gli abitanti sono peoccupati per l’abbandono delle FARC-EP.
Al riguardo sono significative le recenti dichiarazioni di Paolo Beltran dell’ELN (Ejército de Liberación Nacional) riguardo ai paramilitari che occupano zone abbandonate dalle FARC-EP. Bertran ha assicurato che l’ELN non andrà in zone abbandonate dalle FARC-EP, a meno che le popolazioni non lo chiedano per essere protette dall’invasioni di paramilitari: ” Ci interessa aiutare la gente affinché si organizzi con strumenti di difesa, di allarme e di sicuezza propria da attacchi dei paramilitari. Le comunità devono imparare a proteggersi e vigilare”.
Conclusione. Il processo di pace in Colombia è in marcia, ma la strada non è in discesa e priva di ostacoli. Uno dei principali ostacoli sono i paramilitari, contro i quali il governo colombiano fa poco o niente.