Riproduciamo integralmente la traduzione (realizzata da Pressenza Italia) della lettera del Grupo de Curas en la Opción por los Pobres a Papa Francesco in occasione del compleanno di Milagro Sala
Lettera aperta a Papa Francesco
Francesco, fratello nella fede, con questa lettera vogliamo farti arrivare la nostra preoccupazione come Grupo de Curas en la Opción por los Pobres (Gruppo di preti nella scelta per i poveri), una preoccupazione che si aggiunge a quella degli organismi dei diritti umani dell’Argentina e del mondo e a quella di molti nostri connazionali.
Il governo di Maurizio Macri ha seminato la tristezza, distruggendo molte delle fonti di speranza che aveva il popolo argentino all’inizio del 2015: il lavoro, le pensioni, il potere d’acquisto del salario, il diritto a una vita dignitosa, i programmi di aiuto sociale, la sanità, l’istruzione.
Ha seminato anche incertezza e paura, peggiorando la qualità della democrazia e dello stato di diritto. Siamo preoccupati per la nostra gente, che accompagnamo a partire dalla misericordia e dalla solidarietà.
Oggi, 20 febbraio, è il compleanno di Milagro Sala, che hai conosciuto e ricevuto a Roma. Milagro è unaprigioniera politica, prigioniera del governatore di Jujuy, che non le perdona di essere stata più efficace con la sua opera dello stesso stato e che non vuole leader popolari in questa provincia che gestisce come un suo feudo. Il Governo nazionale non ascolta il Gruppo di Lavoro sulla Detenzione Arbitraria, organismo creato dalla Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite che, citando i patti internazionali che abbiamo firmato, ha richiesto la sua liberazione immediata e al quale questo governo non ha obbedito come sarebbe stato opportuno.
Ti chiediamo di pregare per Milagro ed anche che, nella misura delle tue possibilità, interceda perché sia liberata immediatamente.
Il Governatore Morales ha distrutto l’opera della Tupac a Jujuy per pura vendetta e come manifestazione della propria inettitudine. E Milagro non è la sola vittima. Lo sono anche tutte quelle migliaia di donne ed uomini che questo movimento sociale ha reso persone degne, insegnandogli a lavorare in modo qualificato nelle fabbriche della Tupac, quelle persone che hanno costruito il tetto sotto il quale vivono, le loro scuole e centri sportivi nella terra che hanno riscattato e che amano. E che vedono ora andare in rovina, grazie all’odio, tutto quello che hanno fatto con le proprie mani per le loro figlie, per i loro figli.
Vari membri del gruppo “Curas en la Opción por los Pobres” hanno reso visita a Milagro, ed abbiamo anche parlato con il Vescovo di Jujuy, Daniel Fernández, che sembra non averci ascoltato.
Se quello che dice il dirigente Prospero Nieva, “padrino político” di Gerardo Morales, riguardo alle parole del Vescovo corrispondesse a verità, ci dichiariamo fermamente in disaccordo. In ogni caso ci risulta chiaro che Fernández non è “la Chiesa”.
Francesco, non si stanno rispettando le leggi nel nostro paese e una delle vittime è Milagro Sala.
Abbiamo fiducia che farai tutto ciò che ti sembrerà possibile.
Un abbraccio fraterno
Grupo de Curas en la Opción por los Pobres
20 Febbraio 2017
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