“Discriminatorio, eccessivo, arbitrario e sproporzionato”, nonché una sorta di punizione collettiva. Con queste parole perentorie, il 9 febbraio, il giudice dell’Alta Corte del Kenya JM Mativo ha bocciato il decreto con cui il governo di Nairobi intendeva chiudere il campo rifugiati di Dadaab, il più grande del mondo, dove si trovano attualmente oltre 260.000 profughi somali.
Il giudizio dell’Alta Corte era stato sollecitato dalla Commissione Nazionale per i Diritti Umani e da Kituo Cha Sheria, due organizzazioni non governative kenyane ed era stato sostenuto da Amnesty International.
La sentenza ricorda anche l’obbligo costituzionale e di diritto internazionale del Kenya di proteggere le persone che cercano riparo dalla persecuzione.