Il 1° gennaio 2017, durante la partita di football Vikings/Bears all’US Bank Stadium di Minneapolis, due protettori dell’acqua hanno appeso al soffitto un enorme striscione, chiedendo all’US Bank di ritirarsi dal finanziamento dell’oleodotto Dakota Access. Il video che li ritraeva ha avuto più di un milione di visualizzazioni.
Alla fine del mese di azione NoDAPL, oltre 40 milioni di dollari sono stati ritirati dai conti personali in varie banche che finanziano il progetto. Due grandi fondi di investimento norvegesi hanno venduto le loro quote e altri investitori promettono di imitarli, se “la Dakota Access non accoglierà la richiesta della tribù Sioux Standing Rock di non far passare l’oleodotto vicino alla sua riserva.”
Varie città si stanno unendo al movimento per disinvestire dalle banche che finanziano l’oleodotto e i combustibili fossili in generale. Seattle ha introdotto di recente un provvedimento legislativo che metterebbe fine al contratto di 3 miliardi di dollari della città con la Wells Fargo. Boulder, Portland e Minneapolis hanno annunciato pubblicamente provvedimenti simili.
Un migliaio di protettori dell’acqua sono ancora accampati a Standing Rock e subiscono continui e brutali attacchi da parte delle forze dell’ordine locali.
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