Tutti, e non solo i colombiani, sono in attesa di quanto deciderà oggi, 12 dicembre, la Corte Costituzionale sul fast track: o via rapida o procedimento normale per leggi di applicazione dell’accordo di pace tra governo e Farc. La via rapida permetterà che il Congresso colombiano, Camera e Senato le approvino velocemente.

Alla via rapida si oppone politicamente l’estrema destra, Álvaro Uribe Vélez, nemico storico della pace. Vi sono però anche dichiarazioni di incostituzionalità della via rapida.

Vedere il seguente articolo:

http://www.eltiempo.com/colombia/otras-ciudades/oscar-ivan-zuluaga-pide-no-habilitar-fast-track-para-implementar-acuerdo-de-paz/16764885

Óscar Iván Zuluaga  appartiene al Centro Democrático, il partito di Uribe.

Timoschenko, leader delle FARC-EP ha sollecitato che la Corte Costituzionale approvi la via rapida e con un messaggio scritto ai comandanti e ai combattenti dell’organizzazione guerrigliera ha prospettato il ritorno alle armi, se si va per le lunghe.

Il presidente colombiano Juan Manuel Santos lo scorso sabato da Oslo dove ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace ha espresso ottimismo sulla decisione della Corte Costituzionale per il Fast Track.

Il presidente della Camera, Miguel Ángel Pinto, ha dichiarato che se la decisione sarà favorevole alla via rapida, Camera e Senato si riuniranno congiuntamente fino al 26 dicembre, massimo 28 dicembre, per legiferare, dando priorità alla legge di amnistia.