“VERGOGNOSO COLPO DI MANO. Il governo italiano voleva impedire di discutere di CETA ai parlamenti nazionali. Ora si nega la possibilità di discutere anche al Parlamento Europeo. Il neoliberismo è davvero un regime!”
Purtroppo come avevamo previsto il Parlamento Europeo oggi ha deciso un’ulteriore accelerazione sul CETA, il trattato economico tra Europa e Canada – dichiara Eleonora Forenza, eurodeputata de L’Altra Europa – gruppo GUE/NGL – . 184 Parlamentari europei (molti socialisti hanno votato con le destre) hanno votato contro la possibilità di un dibattito sul ricorso che abbiamo presentato alla Corte europea di giustizia (i voti a favore sono stati 170) sulla compatibilità del CETA coi trattati europei, con particolare riferimento al capitolo legato all’arbitrato tra investitore e Stato.
Con altre decine di europarlamentari abbiamo infatti chiesto un pronunciamento della Corte di Giustizia Europea, che avrebbe potuto congelare l’approvazione del CETA per due anni: ora, nella sessione plenaria in corso a Strasburgo, non avremo nemmeno modo di parlarne.
Dopo l’estromissione delle commissioni competenti, che avevano espresso parere contrario, siamo alla negazione di una delle funzioni fondamentali del Parlamento: discutere di un trattato che potrebbe avere, se approvato, un impatto enorme sulle nostre vite.
Il governo italiano voleva impedire di discutere di CETA ai parlamenti nazionali. Ora la maggioranza nega la possibilità di discutere anche al Parlamento Europeo. Il neoliberismo è davvero un regime!».
Diffuso da Eleonora Forenza, eurodeputata de L’Altra Europa – gruppo GUE/NGL