- Lettera aperta di BDS Italia al Teatro Vascello di Roma e al Teatro D. Fabbri di Forlì per protestare contro lo spettacolo di Roy Assaf Dance
- La compagnia di danza israeliana strumento di propaganda finanziato dal governo israeliano per nascondere occupazione e apartheid in Palestina
- Anche attivisti israeliani scrivono ai teatri per chiedere la cancellazione dello spettacolo
BDS Italia ha scritto una lettera aperta per invitare il Teatro Vascello di Roma e il Teatro Diego Fabbri di Forlì a cancellare gli spettacoli previsti nella tournée in Italia della compagnia di danza.
Nella lettera si denuncia il ruolo di ambasciatrice culturale dell’apartheid israeliana che la compagnia Roy Assaf Dance si presta a giocare nel quadro della campagna di marketing Brand Israel, che ha lo scopo di presentare Israele come “paese normale” e distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale dalle continue violazioni dei diritti umani dei palestinesi e della legalità internazionale da parte del governo. La tournée italiana di Roy Assaf Dance, analogamente a quelli di altri artisti israeliani nel mondo, è finanziato dal governo israeliano, attraverso l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata in Italia. Il governo di Israele per sua stessa ammissione usa la cultura e l’arte come strumenti di propaganda.
BDS Italia invita gli organizzatori a fare una scelta chiara a favore dei diritti umani e della legalità internazionale, seguendo l’esempio di altre istituzioni culturali nel mondo che hanno rifiutato i finanziamenti da parte delle Ambasciate israeliane agli artisti che erano stati invitati alle loro iniziative.
BDS Italia chiede al Teatro Vascello di Roma e al Teatro Diego Fabbri di Forlì di cancellare gli spettacoli della Roy Assaf Dance e di rompere le relazioni con l’Ambasciata di Israele in Italia e le altre istituzioni israeliane, non accettando finanziamenti diretti o indiretti.
Anche un gruppo di attivisti israeliani ha inviato una lettera alla direzione artistica dei due teatri denunciando questo uso strumentale della cultura a fini di propaganda. I cittadini israeliani chiedono alle istituzioni culturali di stare dalla parte della giustizia e dell’uguaglianza, ricordando il ruolo del boicottaggio nella lotta contro l’apartheid in Sudafrica: “Ora più che mai gli organizzatori di eventi culturali e artistici a livello internazionale devono stare dalla parte del popolo palestinese oppresso e aiutare a porre fine alle politiche di razzismo, occupazione e apartheid da parte di Israele”.
Lettera di BDS Italia: http://bdsitalia.org/index.php/comunicati-bac/2199-roy-assaf-dance
Lettera di Boycott From Within – Israele: http://boycottisrael.info/node/279
BDS Italia