La Rete Italiana per il Disarmo e l’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e le Politiche di Sicurezza e Difesa (OPAL) di Brescia considerano il seminario promosso dall’Amministrazione Comunale di Vicenza sulle armi comuni un passo significativo ed auspicano che possa contribuire anche a definire presto un regolamento generale di HIT Show (Hunting, Individual Protection and Target Sports), la fiera che da due anni si tiene a febbraio presso il quartiere fieristico vicentino a seguito di un accordo tra Fiera di Vicenza e Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili (ANPAM): un regolamento, cioè, sia per gli espositori che per i visitatori, capace di concretizzare l’assunzione di responsabilità etica e sociale che la manifestazione implica.
Giovedì 20 ottobre si tiene a Vicenza il seminario di studio e confronto “Le armi comuni in Italia e nell’Unione Europea: dati, analisi e prospettive” (dalle ore 15,00 nella Sala Stucchi in Palazzo Trissino, corso Palladio 98). Il convegno è promosso dall’Amministrazione Comunale di Vicenza e, dopo i saluti del Vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci, vede gli interventi di Filippo Bubbico (Viceministro dell’Interno), Eugenio Soldà (Prefetto di Vicenza), Gaetano Giampietro (Questore di Vicenza), Nicola Perrotti (Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Produttori di Armi e Munizioni Sportive e Civili, ANPAM), Matteo Marzotto (Presidente Fiera di Vicenza) e di Giorgio Beretta (Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere di Brescia). Il dibattito sarà moderato da Isabella Sala (Assessora alla Comunità e alle Famiglie).
«Già dal gennaio 2015 – dichiara Francesco Vignarca, coordinatore nazionale della Rete Italiana per il Disarmo – in occasione della prima edizione del salone nazionale HIT Show le nostre associazioni insieme a numerose realtà vicentine hanno intrapreso un’interlocuzione con l’Amministrazione Comunale per mettere in evidenza quelle che a nostro avviso rappresentano delle criticità della manifestazione fieristica e per avanzare due proposte: promuovere un momento di studio e confronto sulla diffusione e commercializzazione delle armi comuni e predisporre delle regole più stringenti riguardo all’accesso del pubblico, ed in particolare dei minori, e riguardo alle armi ed ai materiali esposti».
In particolare, in diversi comunicati e incontri pubblici svoltisi a Vicenza, Rete Disarmo e OPAL Brescia hanno evidenziato che HIT Show, esponendo in un unico evento fieristico armi per la difesa personale insieme a quelle per le attività venatorie, per il tiro sportivo e per il collezionismo, consentendo l’accesso al pubblico senza limiti di età (anche ai minori purché accompagnati) e la diffusione di materiali propagandistici senza alcuna restrizione, sta facendo, consapevolmente o meno, un’operazione di tipo ideologico-culturale che si configura come una promozione delle armi di ogni tipo, escluse quelle per specifico impiego militare. Le due associazioni ritengono questa operazione inammissibile se non viene associata ad un’approfondita riflessione culturale sulla diffusione delle armi e sulle normative che
regolamentano il settore e soprattutto ad una regolamentazione da parte di HIT Show: in tal senso sono state avanzate all’Amministrazione Comunale specifiche proposte.
A seguito di diversi incontri con la referente dell’Amministrazione Comunale, l’Assessora alle Comunità e alle Famiglie, Isabella Sala, a cui hanno partecipato rappresentanti di Rete Disarmo, OPAL Brescia e varie associazioni vicentine, lo scorso 11 febbraio l’Assessora Sala ha comunicato con atto ufficiale l’intenzione dell’Amministrazione di farsi promotrice, da un lato, «presso Fiera di Vicenza dell’opportunità della predisposizione di un codice di responsabilità sociale relativo all’evento HIT Show per l’edizione 2017, da condividere con i diversi portatori di interesse in una interlocuzione costruttiva che coinvolga le associazioni impegnate sul tema del controllo delle armi», e dall’altro, di un convegno di approfondimento sul tema.
«Ci siamo rivolti all’Amministrazione Comunale – spiega Piergiulio Biatta, presidente di OPAL Brescia – sia perché essa detiene, insieme alla Provincia, un’importante quota azionaria in Fiera di Vicenza sia, soprattutto, in considerazione dello Statuto del Comune di Vicenza che impegna l’Amministrazione a promuovere, con il sostegno delle associazioni, la cultura della pace e dei diritti umani per mezzo di iniziative culturali e di ricerca. La riflessione e il confronto ampio e pubblico sul controllo della diffusione delle armi comuni con una specifica attenzione alla sicurezza pubblica è un importante passo in questa direzione: per questo salutiamo positivamente ed invitiamo a partecipare al seminario che si tiene giovedì a cui abbiamo contribuito, insieme a diverse associazioni vicentine, sia in fase di ideazione sia con l’intervento che terrà un relatore del nostro Osservatorio».
Come riporta il programma diffuso dall’Amministrazione Comunale di Vicenza, il seminario di “studio e confronto” di giovedì 20 ottobre rappresenta un momento di approfondimento per portare all’attenzione del pubblico informazioni e dati che riguardano la produzione e la diffusione delle armi a livello nazionale ed europeo con attenzione particolare alla sicurezza pubblica. Il convegno ha perciò l’obiettivo di fare il punto sulle questioni che attengono alla produzione, alla commercializzazione e al controllo della diffusione delle armi comuni.