Venerdì 16 settembre l’Alta corte dello Swaziland, il piccolo regno dell’Africa meridionale, ha reso un grande servizio alla causa della giustizia, dando ragione ad Amnesty International e alla vivacissima comunità locale dei difensori dei diritti umani.
Incostituzionali sono state dichiarate, infatti, la Legge del 1938 sulla sedizione e le attività sovversive e la Legge antiterrorismo del 2008.
Per lungo tempo (per quasi 80 anni nel caso della legge introdotta alla fine degli anni Trenta dalla Gran Bretagna!), quelle norme sono state usate per ridurre al silenzio le voci critiche e limitare fortemente le libertà d’espressione e d’associazione, grazie ai loro contenuti vaghi e generici che hanno consentito di criminalizzare attività del tutto legittime e protette dal diritto internazionale.
Nella foto concessa da Cospe ad Amnesty International, la delegazione dei rappresentanti della società civile dello Swaziland che a maggio, a Ginevra, ha presentato alle Nazioni Unite un rapporto-ombra sulla situazione dei diritti umani nel paese.