Intervento di Basilio Rizzo di Milano in Comune – Sinistra e Costituzione alla seduta del Consiglio Comunale del 12 settembre 2016
Vorrei tornare sulla questione incarichi, assunzioni temporanee, articoli 90 etc. Parlo di quello che io penso debba essere buona politica e buona pratica amministrativa. Non invado il terreno della verifica del rispetto della legge che spetta ad altre istituzioni. I due parametri non si sovrappongono. Per me la buona politica è più esigente, chiede di più. Esistono comportamenti, scelte, atti che forse non sono reati ma che, non per questo, sono raccomandabili e buoni esempi.
Per dirla con la matematica: non violare le leggi è condizione necessaria, ma non sufficiente per una buona amministrazione.
La prudenza, la cautela, l’autotutela sono indispensabili nel governare al meglio la cosa pubblica; il “garantismo” è un valore imprescindibile sul piano giuridico.
Penso quindi che si sia sbagliato nel nominare come Segretario Generale una persona che si sapeva indagata e che sia stato un non rimedio il vincolare la nomina stessa a un automatico annullamento, nel caso di rinvio a giudizio. Penso che abbia ancor di più sbagliato la sindaca Raggi quando dice: “Non saranno i giornali o i partiti a far cadere gli assessori, ma i PM”. Due facce di una stessa medaglia che delega ad altri una prerogativa degli amministratori pubblici e che la buona politica deve conservare e rivendicare per sé.
Dico da consigliere di Milano con soddisfazione (e ne dò loro volentieri atto) che i nostri uffici hanno surclassato quelli di Roma per abilità nelle procedure della nomina del gabinetto del sindaco, ma posso dire che non trovo esempio di buon governo avere:
- cambiato il regolamento sull’ordinamento degli uffici ad hoc per la struttura del gabinetto del sindaco;
- fatto una prima nomina ex-art. 90 per il capo di gabinetto;
- poi un avviso pubblico per ricercare la figura di dirigente dell’ufficio di gabinetto;
- avere messo in campo una commissione giudicatrice; illuso quelli che si sono candidati… sapendo già la conclusione?
- Per poi modificare nuovamente il regolamento sull’ordinamento degli uffici per tornare all’origine.
Ringrazio l’avvocato Vanni per la disponibilità dimostrata nel fornirmi tutta la documentazione e a incontrarmi per fornirmi spiegazioni: è un buon segno anche per il lavoro futuro.
Resta il fatto di questa procedura surreale in cui la decisione finale è stata presa prima e viene montato un percorso ad hoc per evidenziare un simulacro di legittimità.
Lo stesso modello ad personam è stato reiterato, “mutatis mutandis”, per numerosi altri incarichi. Il mio pensiero solidale va ai membri delle diverse Commissioni nominate e agli Uffici preposti per le rispettive incombenze. Varrà la pena occuparsi anche di questo aspetto.
Il materiale che mi è stato fornito è illuminante con alcuni dati curiosi. Ne cito uno solo: nella nomina del Direttore Generale una delle ragioni fondanti è “ ….. per la specifica conoscenza del Gruppo Comune di Milano, conseguita quale membro del CdA di SEA S.p.A.”.
A parte il fatto che l’abbiamo nominato noi il Consiglio di amministrazione di S.p.A, l’interessata è stata nominata nel maggio 2016. E’ passato un mese e mezzo.
C’è poi la questione della trasposizione, passo dopo passo, della squadra di comando della Società Expo a Palazzo Marino.
Mi è venuto da pensare, senza l’infortunio, che numero di maglia avrebbe avuto l’ingegnere Acerbo in questa squadra?
C’è poi il tema degli articoli 90. C’è bisogno di sintesi e la dico così: per ora nei Comuni non è previsto lo spoil system; va tutelata la separazione tra parte politica e parte amministrativa.
Se si determina un’ossatura di persone di stretta provenienza politico partitica, che alla politica rispondono, non si altera la natura terza e indipendente della struttura comunale?
Se si costituisce un canale privilegiato e parallelo di assunzioni, slegato dalle usuali procedure concorsuali; non si mortificano le aspettative di uguaglianza nella ricerca del diritto al lavoro?
Se si assorbono in quella direzione significative risorse economiche da un monte che è “finito”, non si frustrano legittime speranze dei lavoratori estranei a quel circuito di fortunati?
Conosco alcuni di questi articoli 90, ne conosco doti, capacità, dedizione, passione e dunque non metto in discussione il loro soggettivo merito. Sono certo che bene meriteranno nel loro lavoro. Sono contento per loro, ma come potremmo impedire che molti altri, altrettanto capaci e volenterosi, ma privi di sponsor che possono “ottenere”, non sentano tutto ciò come una profonda ingiustizia?
Che cosa diremo ai nostri precari?
Non sono così talebano da non vedere che è logico che alcuni incarichi abbiano una squisita natura fiduciaria: ma quanti sono questi incarichi? Io penso che debbano essere pochi, chiari, predefiniti.
Ci siano risparmiate miracolose moltiplicazioni e fantasiose creazioni. Se la legge non è chiara al riguardo, chiediamo, in nome della trasparenza, che lo diventi. Evitiamo l’ipocrisia di selezioni fasulle.
Sappiamo quanti sono gli Assessori; si sappia quanti siano i collaboratori che il Sindaco può scegliere. Se mi passate la battuta, costituzionalizziamo in modo trasparente i “cerchi magici”.
Al di fuori di quel numero (ristretto! mi auguro – per sobrietà dovuta) i concorsi, le selezioni, le ricerche siano veramente tali.
Nel breve, ci siano forniti i dati sugli articoli 90 e altre assunzioni a vario titolo. Si fissi una data entro la quale questa operazione sarà finita, così non dovremo continuamente verificare.
Propongo che si eviti, per ragioni ovvie, che gli articoli 90 facciano parte di Commissioni giudicatrici, selezioni e assegnazioni per conto del Comune, dove cioè abbiano un ruolo di scelta discrezionale.
Un’ultima notazione: nella disamina parallela Milano – Roma, un posto di rilievo è la vicenda di un dipendente del Comune di Roma che si è messo in aspettativa per farsi riassumere a tempo dallo stesso Comune con stipendio maggiorato. Ne hanno parlato tutti malissimo. Mi è venuta la curiosità di sapere se anche noi ci siamo trovati in casi simili o assimilabili. Oggi posso dire che il Direttore Generale mi ha dato una risposta che abbiamo casi simili e per questo sarà opportuno approfondire ulteriormente questa questione.