Domenica 11 settembre, a quindici anni dall’attentato alle Torri Gemelle di New York, è stata istituita una giornata di preghiera condivisa tra musulmani e cristiani promossa dall’associazione Unitixunire e dalla Co-mai Comunità del mondo arabo in Italia . Già il 31 luglio scorso le chiese cattoliche avevano accolto i fedeli islamici, in un rito creato per favorire l’avvicinamento reciproco e il superamento di differenze e diffidenze. Il nostro Centro Antiviolenza ha deciso di partecipare all’incontro di domenica prossima; pur rispettando la laicità del nostro lavoro, crediamo che sia necessaria un’apertura verso il mondo arabo, per conoscerlo meglio e per favorire un interscambio culturale.
Quando giungono da noi le donne immigrate o le profughe, a volte ci rendiamo conto che la reciproca “ignoranza”, intesa come non conoscenza dello stile di vita e delle tradizioni oltre che della cultura dell’altro, causa un divario che invece può e deve trasformarsi in sponda per creare un ponte tra persone che vengono da Paesi diversi e possono convivere e creare nuove progettualità, nel rispetto delle reciproche differenze.
Mentre in Europa, che veniva considerata la patria del diritto, si erigono muri e recinzioni per respingere i flussi migratori, creati da una situazione geopolitica vecchia di anni, riteniamo che l’economia solidale e l’inclusione sociale siano le vie preferenziali per la costruzione di nuovi equilibri socio-economici.
Quando giungono da noi le donne immigrate o le profughe, a volte ci rendiamo conto che la reciproca “ignoranza”, intesa come non conoscenza dello stile di vita e delle tradizioni oltre che della cultura dell’altro, causa un divario che invece può e deve trasformarsi in sponda per creare un ponte tra persone che vengono da Paesi diversi e possono convivere e creare nuove progettualità, nel rispetto delle reciproche differenze.
Mentre in Europa, che veniva considerata la patria del diritto, si erigono muri e recinzioni per respingere i flussi migratori, creati da una situazione geopolitica vecchia di anni, riteniamo che l’economia solidale e l’inclusione sociale siano le vie preferenziali per la costruzione di nuovi equilibri socio-economici.
Avremo piacere di conoscere personalmente quante, tra le donne musulmane, vorranno confrontarsi con me su questi temi. Uniti si fa la forza e si crea il cambiamento. Appuntamento domenica 11 settembre dalle 17 alle 20 nelle moschee indicate nel sito:
http://unitiperunire.org/
http://co-mai.org/Noi ci troveremo alla moschea di Magliana.
http://unitiperunire.org/
http://co-mai.org/Noi ci troveremo alla moschea di Magliana.