Il 26 agosto il Consiglio di stato, il massimo organo di giustizia amministrativa francese, ha sospeso un’ordinanza del comune di Villeneuve-Loubet che vietava l’uso del “burkini” in spiaggia.
“La decisione di oggi annulla un divieto discriminatorio, che è stato alimentato ed ha alimentato pregiudizio e intolleranza” – ha dichiarato John Dalhuisen, direttore di Amnesty International per l’Europa.
“Le autorità francesi devono ora smetterla di pretendere che misure del genere proteggono i diritti delle donne. Al contrario, sono misure discriminatorie e invadenti che limitano le scelte delle donne e costituiscono un assalto alla libertà di espressione e di religione e al diritto a non subire discriminazione” – ha proseguito Dalhuisen.
“Norme del genere non hanno niente a che fare con l’incremento della sicurezza quanto piuttosto con la promozione dell’umiliazione pubblica. Non solo sono di per sé discriminatorie ma, come abbiamo avuto modo di vedere, la loro applicazione è causa di trattamenti degradanti nei confronti delle donne e delle ragazze musulmane” – ha concluso Dalhuisen.