Lo scopo di queste iniziative, piccole o grandi che siano, è quello di dimostrare chiaramente il grande appoggio a livello popolare a favore di una Convenzione sulle Armi Nucleari.
Il 5 Giugno è una data strategica perché è il sabato successivo alla fine dell’importante conferenza sul Trattato di Non Proliferazione. Sarà la nostra risposta al risultato della conferenza stessa.
Se la conferenza fallisce, come nel 2005, gli eventi saranno la preghiera urgente affinché si inizi a lavorare sulla Convenzione per le Armi Nucleari; se ha successo, sarà l’opportunità per fomentare l’entusiasmo che è stato generato dalla conferenza nei confronti dell’abolizione e incoraggiare azioni tempestive.
In ogni caso, gli eventi sono stati preparati al momento giusto per produrre il cambiamento. Il 5 Giugno coincide anche con la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Le armi nucleari, come il cambio climatico, minacciano il nostro pianeta.
Oggi ci sono nove Paesi che possiedono il nucleare: Stati Uniti, Russia, Francia, Regno Unito, Cina, Israele, India, Pakistan e Nord Corea. Delle 23.300 armi nucleari nel mondo, oltre 2000 sono mantenute in stato di allerta, pronte per essere attivate in pochi minuti. L’abolizione è l’unico modo per assicurare che non vengano mai utilizzate.
Tradotto da Eleonora Albini