Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza a Chimyere per la brutale uccisione del marito Emmanuel Chidi Nnamdi. Chiediamo perdono in quanto italiani a Emmanuel e Chimyere, vittime due volte: fuggiti dal terrorismo e dalla povertà, e già segnati da lutti familiari e sofferenze, cercavano una vita migliore ed erano stati accolti dalla comunità di Capodarco.
Chiediamo perdono per quell’Italia peggiore, razzista e fascista, che rifiuta gli immigrati e al tempo stesso li sfrutta in condizioni di semischiavitù per ricavarne redditi fiorenti nei lavori agricoli, per chi anche in Italia specula sul traffico di esseri umani, per chi guadagna nel mercato torbido dell’accoglienza.
Quello che dovrebbe preoccupare i “nostri” politici è l’affermarsi e il netto avanzare di realtà di estrema destra, se non apertamente neofasciste e neonaziste, che stanno prendendo campo in tutti i paesi europei. Mentre si chiudono le porte a chi fugge dalla guerra, si tollerano e si avallano episodi sempre più gravi di intolleranza e violenza, e si trasmettono volontariamente messaggi che incitano all’odio razzista.
Occorre lavorare più intensamente e sempre più in collegamento gli uni agli altri per affermare valori diversi, per una vera accoglienza e per l’apertura del canale dei Corridoi umanitari, l’unico possibile per smantellare il traffico di esseri umani e per risparmiare ai migranti i soprusi che subiscono già nel tentativo di entrare in Europa.
Contro tutti i razzismi, contro la violenza fascista mai sopita e per una società veramente inclusiva, che sappia riconoscere nella diversità il suo più grande arricchimento, ci stringiamo intorno a Chimyere con tutto il nostro affetto e vicinanza al suo dolore.
Restiamo umani!
Coordinamento Basta Morti nel Mediterraneo, Rete Antirazzista, Fuori Binario, Comitato 1° Marzo, Comunità delle Piagge Firenze, Associazione Straniamenti, Comitato Fermiamo la Guerra, Diaconia Valdese, Consorzio Sociale Martin Luther King