A seguito della recente copertura di Pressenza sullo sgombero da parte delle forze israeliane del nuovo villaggio che si è tentato di costruire sui territori palestinesi, Israele inizia a ripulire una maggiore quantità di terreno in preparazione degli insediamenti.
Lunedì 14 gennaio alcuni bulldozer delle autorità di occupazione israeliana hanno demolito numerose case palestinesi, strutture agricole e acquartieramenti appartenenti alla famiglia al-Hathaleen, adiacenti all’insediamento di’ Carma’il, stabilito sul terreno di Yatta, a sud di Hebron.
Il Coordinatore dei Comitati Popolari per la Resistenza all’insediamento e al Muro dell’Apartheid a Yatta, Rateb al-Jbour, ha detto a PNN che i bulldozer israeliani hanno iniziato a demolire le case e le strutture fin dalle prime ore del mattino, e hanno impedito ai cittadini di protestare contro la demolizione.
Al-Jbour ha affermato che, sorprendentemente, i bulldozer israeliani sono arrivati al villaggio senza preavviso per demolire le proprietà palestinesi, aggiungendo che questa è un’operazione preparatoria alla confisca di tutte le terre adiacenti all’insediamento.
Al-Jbour ha inoltre affermato che i Comitati Popolari solleveranno questo caso presso le istituzioni per i diritti umani.
Vale la pena ricordare che l’occupazione israeliana sta deportando e rimpiazzando i cittadini palestinesi che risiedono in quell’area, e che questa non è la prima volta che gli israeliani demoliscono case e strutture sostenendo che siano state costruite su una zona militare.