La società moderna è allo sbando, una frase che si sente sempre più spesso uscire dalle bocche delle persone, eppure guardandomi intorno non vedo grandi segni di ripresa, non vedo un impegno reale nel cambiare le cose.
La società manca di empatia e di rispetto, forse neppure ce ne accorgiamo e per questo non cerchiamo di modificarla. Ho trovato in rete alcune immagini della società moderna che rispecchiano chiaramente la situazione, proverò a dare una spiegazione e un senso ad ognuna di esse, chissà se aprendo gli occhi si riuscirà anche a modificare alcune di queste cose, in fondo un viaggio comincia con un passo… che sia questo quello che può portare ad un cambiamento?
Giovani vs Anziani
Come cambiano le generazioni, gli anziani al parco che si godono dolci effusioni e abbracci mentre i giovani chattano vicini ma così lontani.
Anche nelle situazioni peggiori il pensiero principale è quello di immortalare se stessi nell’atto di affrontarle, spesso senza rendersi conto delle conseguenze disastrose che esse possono avere!
Soldi di legno
Il continuo disboscamento pregiudica la nostra sopravvivenza sulla Terra eppure in nome di un dio denaro le multinazionali non si arrendono e continuano a speculare e ad arricchirsi abbattendo la nostra fonte di ossigeno.
Va tutto bene… al di là del muro
Una volta si diceva di avere le fette di prosciutto sugli occhi, oggi la fetta è diventata un muro, da una parte i ricchi la cui vita agiata fa credere che il mondo sia un posto meraviglioso, dall’altra parte il degrado di un popolo in crisi, povero e affamato che forse neppure immagina come sia vivere dall’altra parte… e questo muro diventa sempre più spesso, alto e difficile da superare.
Vita da social
Godere dei piaceri della vita? Si ma aspetta che lo posto su Facebook, Twitter e magari anche Instagram, guardo se ho una notifica, non hai messo il mi piace…. ma ti piace?!
Il funerale della natura
Un corteo funebre che segue l’opera di disboscamento, un corteo fatto di coloro che negli alberi ci vivevano, trovavano sostentamento e riparo… a questo corteo però manca l’uomo che non si rende conto di chi e cosa ha perso.
Zero like, zero vita
Si fa di tutto per un like, per un “mi piace” e quando non si ottiene per qualcuno è la fine.
Help!
Immigrazione, un tema scottante.
Zitto, non rompere!
Cosa si fa per tenere i bambini occupati… niente. Un bel ciuccio e piazzati davanti ad uno schermo, più facile, più comodo, i genitori in questo modo possono rilassarsi….
Cosa non si fa per la fama…
…fama che altro non è che una foto sul social, si perché ormai è li che ruota tutto se si è famosi, se si è trasgressivi sui social si è famosi ovunque… e si fa di tutto per esserlo.
Real life
Postare tutto e sempre, ogni cosa che si sta facendo ogni singola azione, ogni attimo e ogni emozione. Si ma non sarebbe meglio viverla, non sarebbe meglio che alcune cose non venissero spiattellate in piazza? Postare ogni attimo della nostra vita per il gusto di “condividerla” con gli altri diventa una necessità che in realtà isola ancora di più.
Il lavaggio del cervello
Ce lo fanno i mass media, ogni singolo istante, ogni volta che leggiamo o ascoltiamo una notizia senza approfondirla senza chiedersi “sarà vero?” senza indagare e senza metterla in dubbio.
Tutti insieme, tutti da soli
Sono davvero troppo pochi coloro che preferiscono l’umanità di un contatto fisico ad un freddo cellulare.
Una dose di mi piace
Drogati dalla popolarità che si ha sul social si diventa dipendenti anzi “social-dipendenti”, ogni giorno i like devono dare la propria dose di euforia, di sballo.
Selfie ad ogni costo 2
Non sempre un selfie è qualcosa di innocente, a volte diventa una vera e propria arma in mano alla massa di spettatori che manipolano e distorcono la realtà. Pedofili, maniaci, rivali, e bulli non aspettano altro…
Chiesa? No grazie.
Anche all’interno della chiesa, luogo sacro, luogo di persone che han fatto voto di castità e purezza, si aggirano troppi “affari loschi”… Non è che ce ne siano di più e che tutti i preti siano così, ma il messaggio diventa più forte, fa più scalpore proprio per l’idea che un prete non sia un “uomo”, ma un servitore di Dio.
Ipocrisia portami via!
Che bello postare foto piene di amore, ma poi la realtà com’è? Sui social foto con “Mamma ti voglio tanto bene”, ma poi non ti aiuto perché devo postare quanto ti amo.
???
Stupidità umana? Forse….
Andiamo a cena fuori?
Potevamo anche restare a casa, ma poi non avevamo status da pubblicare…. e allora il cellulare va al posto del bon ton a tavola e le belle chiacchierate.
Notizie pilotate
Dubbi, sempre dubbi, sono quelli che fanno la differenza tra una persona che si lascia manipolare ed una persona che si accorge di quanto le notizie siano manipolate.
La vera ricchezza
La ricchezza non è nel petrolio che arricchisce i ricchi, ma nell’acqua che sfama i poveri.
Sogni tecnologici
Strano esemplare
A volte chi legge un libro di carta è visto come un “antiquato” dinosauro da fotografare!
Facciamo i biscotti?
Questa la trovo la vignetta più triste. Neppure da commentare.
A volte ci vuole un deciso intervento per staccarsi dalla tecnologia.
Che faccia indosso oggi?
Ogni giorno serve una faccia nuova per affrontare situazioni differenti o per nascondere le vere emozioni… o anche per prendere in giro il mondo… ma di solito si prende in giro solo se stessi.
Queste sono le mie impressioni su queste immagini della società moderna, credo che siano le impressioni di molti, dobbiamo aprire gli occhi e cominciare a vivere lontano dai social, facendoci venire dubbi, fregandocene delle opinioni finte degli altri e cercando di essere più empatici e più rispettosi prima di tutto verso noi stessi e poi verso chi ci sta accanto.