I dati dell’AGCOM parlano di dati risibili relativi all’informazione sul referendum. Secondo quanto denunciano i Verdi Bonelli e Mascia, in sciopero della fame da 5 giorni, dal 31 marzo al 3 aprile, il TG1 ha dedicato alle ragioni del si e del no 55 secondi di media giornaliera.
Di fronte a questa ondata di disinformazione che non pare conoscere differenze significative tra pubblico e privato si moltiplicano le iniziative sui social e il passaparola; oltre che i tradizionali volantinaggi, attacchinaggi, dibettiti e quant’altro.
Su youtube la cratività coinvolge videisti, comici, partiti politici, creativi: basta battere #notriv e si trovano video corti e lunghi che le persone scaricano e rinviano per tutti i mezzi social possibili e immaginabili.
Ovviamente il tema decisivo, come al solito, è il quorum, passo essenziale della battaglia che, con varie colorazioni e motivazioni unisce tutti coloro che invitano a votare e a votare SI’.
Dalla salvaguardia del mare alla battaglia per le energie alternative il fronte del SI’, dalla base, tesse la sua rete per stupire e preoccupare i potenti, come recentemente per i referendum sull’acqua.