Boyle afferma che, “Questa politica criminale e l’utilizzo delle *Extraordinary rendition* costituiscono crimini contro l’umanità, in violazione dello Statuto di Roma, istitutivo della Corte penale internazionale”
Anche se gli Stati Uniti non rientrano nello Statuto di Roma, Boyle sostiene che le persone da lui accusate hanno ordinato e sono state responsabile di crimini svolti all’interno di stati membri della Corte penale Internazionale (CPI), tra cui diversi in Europa. Di conseguenza, la Corte de L’Aia ha giurisdizione a procedere contro di loro.
Francis A. Boyle è uno dei maggiori esperti americani in diritto internazionale. E ‘stato responsabile della redazione del *Biological Weapons Anti-Terrorism Act* del 1989, la normativa americana che implementa la *Convenzione sulle armi biologiche* del 1972. Ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione di *Amnesty International* (1988-1992), e ha rappresentato la Bosnia-Erzegovina presso la Corte Mondiale. Ha prestato servizio come consulente legale per la delegazione palestinese durante i negoziati di pace in Medio Oriente dal 1991 al 1993.
Nella denuncia Boyle chiede sia che il Procuratore della CPI avvii un’indagine ai sensi dello Statuto di Roma (articolo 15 *1* e *2*) sia che formalmente “richieda alla Pre-Trial Chamber l’autorizzazione per avviare un’indagine” sugli imputati ai sensi dello Statuto di Roma all’articolo 15 *3*
Per ragioni analoghe, le più alte cariche ufficiali dell’amministrazione Obama rischiano prossimamente la denuncia alla CPI se non smettono immediatamente di utilizzare questa politica criminale e la pratica delle “extraordinary rendition”, che l’amministrazione Obama sta continuando ad attuare.
La denuncia si conclude con la richiesta che il Procuratore della Corte Penale internazionale ottenga mandati di cattura internazionali per gli imputati in conformità con gli articoli dello Statuto di Roma 58 *1* *a*, 58 *1* *b* *I*, 58 *1* *b* *ii* e 58 *1* *b* *iii*.