Martedì 4 dicembre alle ore 21 si terrà un’assemblea pubblica alla Casa della Cultura, via Borgogna 3, con la partecipazione degli assessori Majorino e Castellano.
Le Case Mediche sono ambulatori polifunzionali gestiti da quattro o più medici di famiglia, che lavorano in associazione, avvalendosi di servizi infermieristici e di segreteria che operano in modo integrato attorno al paziente; vi si può trovare assistenza medica, socio-sanitaria e anche programmi di prevenzione.
Le Case Mediche potranno nascere a Milano all’interno di spazi che fanno parte del patrimonio immobiliare del Comune, disponibile ad affittarli ai medici con particolari agevolazioni. Ogni Casa Medica potrà diventare punto di riferimento nel quartiere e offrire assistenza in una fascia oraria molto ampia della giornata. Con particolari vantaggi per la popolazione anziana e i malati cronici, riducendo gli accessi al Pronto Soccorso e i ricoveri in ospedale.
Con l’accordo di tutte le parti le prime case mediche potrebbero vedere la luce già nei primi mesi del 2013.
All’assemblea interverranno: Paolo Limonta, coordinatore dei ComitatixMilano; Bruno Ambrosi, Gigi Campolo, medici e membri del board dell’Assessorato al Welfare; Elisa Guiducci, archittetto; Federico Robbiati, Elena Mantelli dei ComitatixMilano; Gianpiero Riboni, medico del lavoro, Igiene e Sanità Pubblica; Davide Lauri, medico di famiglia; Alberto Nova, medico di Sanità Pubblica; Giovanni Longobardi, dei Servizi Sociali del Comune di Milano.
Parteciperanno l’Assessore alle Politiche Sociali e Cultura della salute Pierfrancesco Majorino e l’Assessore ai Lavori Pubblici, alla Casa e al Demanio Lucia Castellano.
Sulle Case mediche a Milano l’assessore Majorino ha detto: “Stiamo lavorando da tempo al tema, per offrire modalità di lavoro innovative ai medici di medicina generale e per ricostruire l’organizzazione territoriale della sanità. Occorre riequilibrare il peso eccessivo degli ospedali e delle cliniche nella sanità lombarda con servizi sanitari territoriali (e, aggiungo, sociali) che siano più efficienti, aperti per più ore e quindi più accessibili ai cittadini. In questo quadro le Case Mediche rappresentano un punto di partenza e le Case della Salute il punto d’arrivo. Stiamo collaborando attivamente, insieme all’Assessorato alla Casa, sia con Asl che con l’azienda Icp, che ha in carico i poliambulatori ex INAM, per trovare le soluzioni logistiche più convenienti.”
Anche l’Assessorato alla Casa valuta positivamente, oltre alla funzione medico-sanitaria delle Case Mediche, il ruolo centrale che queste assumono nella riqualificazione dei quartieri periferici. “Stiamo lavorando per il recupero degli spazi abbandonati e inutilizzati su tutto il territorio, chiedendo agli enti sociali, alle associazioni, alle piccole imprese e a tutte le realtà che operano sul territorio di collaborare con l’Amministrazione comunale per questo importante obiettivo. In particolare, miriamo al riuso degli spazi nelle periferie affinché si possano avviare progetti e attività che coinvolgano e rivitalizzino i quartieri lontani dal centro cittadino. In questo senso, le Case Mediche potranno sicuramente rappresentare un polo di coinvolgimento e un aiuto concreto per i problemi delle fasce più deboli della popolazione, spesso anziana e bisognosa di assistenza medica”.