Un nuovo presidio di legalità e inclusione sociale ha preso vita nel cuore di San Lorenzo con l’inaugurazione della Casa della Solidarietà Stefano Rodotà in via degli Equi 15. Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Municipio II di Roma e la Rete dei Numeri Pari, ha trasformato un bene confiscato alla criminalità in uno spazio dedicato ai diritti e al supporto delle fasce più vulnerabili della popolazione.

Tobia Zevi, assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative, intervenuto in rappresentanza del Comune al posto del sindaco Roberto Gualtieri, ha evidenziato l’importanza del progetto dichiarando: “Andrebbe realizzata una casa in ogni Municipio della città. Un piccolo miracolo che ha molti padri e madri”. L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di come i beni confiscati possano essere restituiti alla collettività: “Siamo capaci di reprimere ma anche di riaprire, creando un circolo virtuoso” ha aggiunto Zevi.

Durante la cerimonia, don Luigi Ciotti ha tagliato il nastro inaugurale e dichiarato: “Il vero progresso è crescere in umanità”. Un messaggio chiaro che richiama l’importanza della solidarietà e della giustizia sociale, valori profondamente legati all’eredità di Stefano Rodotà. “Un soffio di speranza per fermare la deriva etica di questi ultimi anni” ha concluso don Ciotti.

L’evento è stato reso possibile grazie all’impegno congiunto di diverse realtà associative, tra cui ANPI Roma, Associazione Salviamo la Costituzione, Auser Lazio, Baobab Experience, Casa Internazionale delle Donne, FAI AGISA – Antiusura e Antiracket, Fondazione Gianni Minà, Gea – Scuola di Ecologia Integrale per Giovani Ecoattivisti, Observo Onlus, Rete #NoBavaglio, Rete Tutela Roma Sud, Transform! Italia, Teatro della Dodicesima e Unione Inquilini. Queste organizzazioni si occuperanno di animare lo spazio attraverso attività culturali, sportelli di assistenza e laboratori gratuiti, contribuendo a rendere la Casa della Solidarietà un punto di riferimento per la comunità romana.

La Casa della Solidarietà Stefano Rodotà nasce con l’intento di offrire servizi concreti a chi ne ha più bisogno, promuovendo valori di giustizia, inclusione e cooperazione. Con questo progetto, Roma compie un altro passo avanti nella valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità, restituendoli alla cittadinanza come strumenti di crescita collettiva e impegno sociale.

Francesca De Vito