L’Orologio dell’Apocalisse (Doomsday clock) segna 89 secondi alla mezzanotte: non siamo mai stati così vicini alla fine del mondo. Lo ha annunciato il Bulletin of the Atomic Scientists, il consiglio di scienziati ed esperti che si occupa dell’impatto degli sviluppi scientifici e tecnologici sulla sicurezza mondiale. Questo strumento è un orologio simbolico creato nel 1947 e simboleggia l’urgenza delle minacce esistenziali capaci di mettere fine alla specie umana.

La stessa commissione di scienze e sicurezza del Bulletin ha chiesto agli stati possessori di armi nucleari di ratificare il TPNW, il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, che conta il sostegno di metà degli stati del mondo e unisce governi e società civile in un obiettivo comune: eliminare per sempre le armi nucleari e costruire un futuro di pace e sicurezza condivisa. Il gruppo di esperti del Bulletin ha infine valutato le principali minacce esistenziali (armi nucleari, cambiamento climatico, sviluppo di tecnologie sempre più distruttive e minacce biologiche) e ha chiesto ai leader politici di portare avanti azioni coraggiose per ridurle in modo significativo.

La mobilitazione “Italia, ripensaci”, promossa da Rete Pace Disarmo e Senzatomica e parte della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, Premio Nobel 2017, sottolinea come uno degli elementi che ha portato il Doomsday clock più vicino alla mezzanotte siano proprio le armi nucleari per le quali negli ultimi cinque anni la spesa è cresciuta esponenzialmente. Non bisogna farsi bloccare dalla paura, ma lavorare concretamente affinché la minaccia globale si riduca, l’auspicio è che sempre più Paesi vadano verso la messa al bando delle armi nucleari a partire dalla prossima conferenza degli Stati parti che ci sarà agli inizi di marzo.