La sera di venerdì 17 gennaio 100.000 luci contro il buio del regime, la mobilitazione indetta da Amnesty International e Rete No Ddl Sicurezza contro l’approvazione del disegno di legge 1236, ha visto radunarsi in piazza studenti e cittadini a Roma, Napoli, Bologna, Bergamo, Reggio Emilia, La Spezia, Asti e Pesaro, con fiaccole, accendini, torce dei telefoni e candele, per “illuminare le strada contro il buio del regime che dilaga”.
Il testo del Ddl, in discussione al Senato, crea un clima di intimidazione che colpisce le libertà costituzionali di manifestazione, di espressione, di stampa.
“Questo Ddl preoccupa non soltanto Amnesty International, non soltanto centinaia di movimenti della società civile, ma anche organizzazioni internazionali, da ultimo sei Relatori Speciali delle Nazioni Unite che hanno espresso la preoccupazione, da noi condivisa totalmente, che dietro questa parola ‘sicurezza’ si celi un disegno repressivo di alcuni diritti fondamentali. Uno tra i più importanti è quello di protesta pacifica, cioè il diritto di esprimere in piazza dissenso o pensiero critico in forma pacifica”. Lo ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce dí Amnesty International Italia, presente in piazza a Roma per la fiaccolata contro il ddl sicurezza.
“E’ un provvedimento, tra l’altro, che aumenterà la popolazione carceraria, perché prevede nuovi reati, aggravanti, passaggi da sanzioni amministrative a reato penale. Tenderà a colpire le vulnerabilità, le marginalità, forme di resistenza assolutamente nonviolenta. Insomma, un provvedimento contrario ai diritti umani. E noi chiediamo che ci sia un ripensamento complessivo, perché così come scritto lederà gravemente i diritti umani e sarà un problema di riverbero internazionale” ha concluso Riccardo Noury.