L’inchiesta sull’esplosione nel porto di Beirut ha ripreso il suo cammino dopo due anni di congelamento.
Il giudice Tariq Bitar ha ripreso le indagini emettendo 10 ordinanze di convocazione ad altrettanti funzionari, tra i quali 7 militari ed agenti dei servizi di sicurezza, che saranno interrogati il prossimo mese. A marzo riprenderanno gli interrogatori degli ex ministri e deputati. L’esplosione nel porto di Beirut è avvenuta il 4 agosto 2020 ed ha causato la morte di circa 218 persone, 7000 feriti, 300 mila sfollati e la distruzione di 50 mila case. È stata considerata la strage più grande causata da un’esplosione non nucleare.
Le indagini hanno scoperto lo stoccaggio di enormi quantità di nitrati di ammonio senza le necessarie precauzioni.