Tra giugno e dicembre 2024 sono stati denunciati più di 600 episodi di gravi violazioni contro i bambini, di cui 80% uccisioni e mutilazioni. Le stime indicano un rischio di carestia in altre 17 località.
Dichiarazione di Edouard Beigbeder, Direttore regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa
17 gennaio 2025 – “Mentre concludo la mia missione in Sudan, dove il conflitto infuria senza sosta, almeno 120 persone sarebbero rimaste uccise in seguito ai bombardamenti a Omdurman il 13 e 14 gennaio. Le prime notizie indicano che tra le vittime ci sono anche dei bambini. Solo pochi giorni prima, tra il 7 e l’8 gennaio, secondo le notizie 23 bambini sono stati uccisi e nove feriti dai bombardamenti nello Stato di Khartoum. Questi sono solo alcuni esempi di violenza inconcepibile contro i bambini. Dallo scoppio del conflitto, nell’aprile 2023, migliaia di bambini sono stati uccisi o feriti e le violenze sessuali e il reclutamento di bambini sono stati ampiamente riscontrati, con conseguenze devastanti.
Tra giugno e dicembre 2024, quando il conflitto si è esteso a nuove aree, sono stati registrati più di 600 episodi di gravi violazioni contro i bambini. Uno sconcertante 80% di questi è costituito da uccisioni e mutilazioni, principalmente negli Stati del Darfur, del Kordofan e di Khartoum.
Anche la fame e le epidemie colpiscono i bambini più vulnerabili in tutto il Sudan. La carestia si sta verificando in punti caldi in almeno cinque località del Sudan: i campi di Zamzam, Abu Shouk e Al Salam nel Darfur settentrionale, le comunità ospitanti e i campi per gli sfollati interni nei Monti Nuba occidentali. Le stime indicano che altre cinque aree potrebbero essere colpite da qui a maggio, con un rischio di carestia in altre 17 località, minacciando la sopravvivenza di centinaia di migliaia di bambini malnutriti.
L’UNICEF stima che nel 2025 770.000 bambini sotto i cinque anni soffriranno della forma più letale di malnutrizione, la malnutrizione acuta grave. Ho visitato un centro di stabilizzazione a Port Sudan, dove alcuni di questi bambini vengono curati, e ho potuto constatare di persona quanto sia fondamentale fornire loro cure tempestive e salvavita.
Stiamo facendo tutto il possibile per fornire aiuti ai bambini e alle loro famiglie in tutto il Sudan. Nel 2024, l’UNICEF e i partner hanno fornito servizi di consulenza psicosociale, istruzione e protezione a 2,7 milioni di bambini e a chi se ne prende cura in Sudan. Abbiamo raggiunto oltre 9,8 milioni di bambini e famiglie con acqua potabile, abbiamo sottoposto a screening 6,7 milioni di bambini per la malnutrizione e abbiamo fornito cure salvavita a 422.000 di loro.
Il conflitto in corso rende incredibilmente difficile la consegna di aiuti salvavita in tutto il Paese, poiché l’approvazione dei permessi, i posti di blocco e le ispezioni delle spedizioni possono ritardare drasticamente i viaggi, oltre alle sfide legate alla sicurezza. Continuiamo a chiedere al Governo del Sudan e a tutte le altre parti interessate di contribuire a garantire un accesso continuo, senza ostacoli e sicuro per raggiungere i bambini ovunque si trovino in Sudan. La fine del conflitto è l’unico modo per garantire che i bambini del Sudan possano accedere agli aiuti umanitari salvavita, riacquistare un senso di sicurezza e avere la possibilità di ricostruire il loro futuro libero dagli orrori della guerra.
VIDEO/FOTO: https://weshare.unicef.org/Folder/2AM4089H29TC