Palermo, venerdì 17 gennaio (ore 16:00), in occasione della presentazione libro « Ricordi a piede libero. L’Autonomia operaia, l’esilio, gli studi sull’HIV», si terrà un dibattito aperto  sulla sanità pubblica, presso l’ aula Maurizio Ascoli al Policlinico – Paolo Giaccone_

L’incontro con Gianfranco Pancino, autore del libro autobiografico, Ricordi a piede libero. L’Autonomia operaia, l’esilio, gli studi sull’HIV, è organizzato dal Coordinamento studentesco Sanitari per la Palestina/Virdimura. I lavori saranno aperti da Marcello Ciaccio, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, e  Calogero Cammà, Presidente del Comitato tecnico-scientifico della Rete degli Ambulatori Popolari.

Il volume – edito per i tipi di Mimesis (2024) – racconta la vicenda personale tra impegno politico e ricerca scientifica del ricercatore italiano, un percorso iniziato a cavallo tra gli anni sessanta e settanta e che lo accomuna ad una intera generazione – quella della contestazione giovanile del ’68 – protagonista di una rivolta politica-culturale-sociale che provò a dare l’assalto al cielo per una società più giusta e libertaria: “Ho incominciato questa storia  – dice il Nostro – in giubbotto con un megafono in mano, la termino in frac a una cerimonia del Nobel”.

Nella descrizione del protagonista – di cui al comunicato del Coordinamento studentesco ‘Virdimura’ – sinteticamente si scrive: «studiò medicina a Padova e prese parte al movimento dell’Autonomia Operaia,  contribuendo anche alla redazione del giornale Rosso. Costretto all’esilio – perché coinvolto nel “caso 7 Aprile” – partì per il Messico  e  si spostò poi in Francia stabilendosi a Parigi. Iniziò a lavorare come ricercatore, all’INSERM e presso l’Istituto Pasteur. Lì diresse una squadra di ricerca sull’HIV, nell’unità di Françoise Barré-Sinoussi, la ricercatrice che vinse il Premio Nobel per la Medicina in merito alla scoperta dell’HIV».

Questo incontro, sostanzialmente vuole dare un’opportunità al dialogo fra esponenti della comunità medico-scientifica, nel quale si potranno mettere a confronto anche le varie esperienze sul campo, per un’effettiva realizzazione di una “società della cura” sottratta alle logiche mercatistiche, dove prevalgono i modelli di sostenibilità economica piuttosto che il diritto alla salute e al benessere sociale: «speriamo anche – dicono gli studenti del Virdimura –  che questo incontro sia un’opportunità per dialogare con Gianfranco Pancino e trovare l’ispirazione e le motivazioni per affrontare lo studio necessario e poter sostenere le sfide del percorso medico e sanitario complessivo».

Nel manifestare piena soddisfazione, per aver – come Coordinamento Virdimura –  promosso ed organizzato questa prima iniziativa, gli student3  di medicina concludono così il loro comunicato: «Ringraziamo la Rete degli Ambulatori Popolari per il suo grande sostegno e l’Agenzia Stampa Internazionale Pressenza  per la proposta e la partecipazione».