Ieri al liceo di mia figlia, alla riapertura hanno trovato svastiche e croci celtiche e altri atti vandalici di vario tipo. Qualche balordo idiota deve essersi introdotto durante il periodo di chiusura.
Ai genitori e alla comunità scolastica  è stato mandato un comunicato della dirigente scolastica dove si denunciava questa schifezza fatta principalmente a danno dei ragazzi aggiungo io.

Riporto il comunicato scolastico che ieri è seguito:

LICEO CLASSICO MICHELANGIOLO FIRENZE 1898:
Firenze, 7.01.2025 COMUNICATO ALLA COMUNITÀ SCOLASTICA Oggetto: Episodi di vandalismo durante la chiusura della scuola.

“Care studentesse e studenti, genitori, docenti e personale scolastico,
con profondo rammarico e preoccupazione vi informo che, durante il periodo di chiusura per le vacanze, si sono verificati episodi di intrusione non autorizzata nei locali della scuola. A seguito di questi atti, sono stati rinvenuti segni vandalici di natura estremamente grave, tra cui simboli come svastiche e croci celtiche, notoriamente associati a ideologie di odio e discriminazione.
Questi atti offendono non solo i principi e i valori fondamentali di rispetto, inclusione e convivenza civile che la nostra scuola promuove, ma l’intera comunità scolastica, che si impegna quotidianamente nella costruzione di un ambiente educativo accogliente e aperto a tutti.
Ho già provveduto a segnalare quanto accaduto alle autorità competenti, che stanno indagando sull’accaduto. Nel frattempo, ho adottato ulteriori misure per garantire la sicurezza della scuola, inclusa una maggiore attenzione ai controlli di accesso e alla sorveglianza degli spazi scolastici, nonché è stata effettuata formale richiesta alla Città Metropolitana per l’installazione di un impianto di allarme e videosorveglianza all’esterno dei varchi di ingresso.
Chiedo a tutti voi di essere uniti nel condannare con fermezza questi atti. Invito studenti, famiglie e personale scolastico a contribuire, ognuno secondo le proprie possibilità, a mantenere viva la cultura del dialogo, della pace e del rispetto reciproco, valori che rappresentano il fondamento della nostra comunità.
Ringraziandovi per la collaborazione e la solidarietà in questo momento delicato, resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.”

La dirigente scolastica.

Per quanto mi riguarda, massima solidarietà ai ragazzi, e alla scuola per questo brutto e vigliacco episodio.
Fermamente No a questi atti vili a questi rigurgiti fascisti, al tempo stesso come padre di una studentessa, ancora minorenne, dico fermamente No alla videosorveglianza e ai sistemi di controllo sui ragazzi.

I rigurgiti fascisti si combattono in primis nelle piazze, si combattono nelle istituzioni che l’antifascismo oltre che predicarlo a parole lo debbono anche praticare, evitando a maggior ragione di attuare e imporre logiche di controllo e da stato poliziesco, sui ragazzi.
I rigurgiti fascisti si perseguono, individuando i responsabili e sciogliendo le varie organizzazion neofasciste, non si combatte invece il neofascismo con la videosorveglianza, con il controllo sui ragazzi e gli studenti, perché le svastiche si possono sempre cancellare, la videosorveglianza e il controllo nelle scuole, di questi tempi poi si sa come vanno le cose, quello poi purtroppo rimane.

Denunciare fermamente l’accaduto, perseguire i rigurgiti neofascisti con fermezza, che però non possono e non devono diventare pretesto per telecamere, videosorveglianza e forme di controllo, da instaurare sui ragazzi, giacche oltretutto, nelle scuole gli studenti sono quasi tutti minorenni.

Ecco, senza voler imporre niente, né sminuire di una virgola l’accaduto, però ci tenevo tantissimo a dare un punto di vista sui possibili risvolti di questa vicenda che può essere presa a pretesto non per perseguire i rigurgiti fascisti ma per controllare e introdurre nuove forme di sorveglianza sui nostri ragazzi che sono i principali danneggiati da episodi simili e come risultato poi venire controllati loro, mica i neofascisti.

Le risposte istituzionali ultimamente sono contraddistinte sempre dalla medesima una equazione, molto semplice.
C’è un qualsiasi problema sociale, politico, economico, scolastico, familiare, umano.
La soluzione è sempre quella, ovvero introdurre sempre nuovi sistemi di controllo.

Eppure a pensarci bene, se proprio si vuole, se ci sono episodi di rigurgiti neofascisti nelle scuole con atti vandalici, allora i sistemi di controllo e videosorveglianza dovrebbero essere messi nei circoli neofascisti, non certo nelle scuole.

Basterebbe pensare che In Italia siamo sempre più pieni di sistemi di controllo di vario tipo, dalla videosorveglianza, al registro elettronico, a cui vengono abituati i nostri giovani, ciononostante, i rigurgiti neofascisti crescono di continuo, forse il problema sta da un’altra parte no?
Negli Stati Uniti ad esempio, li hanno introdotti da tempo i sistemi di monitoraggio e video controllo nelle scuole, eppure niente di tutto ciò impedisce che vengano fatte proprio nelle scuole statunitensi le peggiori stragi.