Sabato 12 dicembre 2015 lungo gli Champs Elysées, al Campo di Marte e davanti la Torre Eiffel, luoghi simbolici di Parigi, cittadini provenienti da tutto il mondo, insieme ai partecipanti dei diversi atelier e conferenze della COP21, a diverse associazioni e ONG di ogni tipo, scienziati e movimenti alternativi hanno manifestato per la giustizia climatica e la pace.
In attesa dell’accordo tra le delegazioni internazionali dei 195 Paesi sui cambiamenti climatici nel quadro della COP21, iniziata il 30 novembre e che ha chiuso i battenti il 12 dicembre, oltre 20.000 manifestanti hanno dichiarato a Parigi lo “stato di emergenza climatica”.
Una manifestazione pacifica è stata organizzata in collaborazione con diverse organizzazioni: Amici della Terra – Francia, Alternatiba, Azione Nonviolenta COP21, Attac Francia, Bizi!, Confédération Paysanne, Coordination de l’Action Non-Violente de l’Arche, Coordination Nationale Pas Sans Nous, Droit Devant!!, Ecologistas en Acción, Emmaüs Lescar Pau, End Ecocide, Movimento per un’Alternativa Nonviolenta, UNEF e Via Campesina.
Durante l’evento si è dato vita a lunghe catene umane, di mille colori, portatrici di messagi di pace: «Emergenza! Linea di sopravvivenza +1,5 °C!», «Lasciamo il petrolio sotto terra!», «No war, No warming!» (No alla guerra, no al surriscaldamento!) e accompagnate da canti e danze. Un enorme striscione rosso è stato posato a terra dai manifestanti ad indicare la “linea rossa” da non oltrepassare: quotidianamente, molti Paesi tra i più poveri e vulnerabili stanno già vivendo gli effetti catastrofici del cambiamento climatico. Tra dieci anni e più, sarà troppo tardi per loro e per tutti noi. La manifestazione ha avuto tra i suoi scopi la solidarietà con tutti i popoli del mondo interessati dal surriscaldamento globale, rivendicando una reale “giustizia climatica”.
Alcune foto della manifestazione, a cura di Elisabeth Batt Diaz e Domenico Musella