Dopo due settimane di scontri quasi quotidiani alla diga di Tishreen e al ponte di Qereqozak, mentre l’SNA (Syria National Army) sostenuto dalla Turchia tentava senza successo di attraversare il fiume Eufrate dalla campagna di Manbij a quella di Kobane, oggi le SDF (Syrian Democratic Forces, esercito dell’amministrazione autonoma del Rojava) hanno lanciato una controffensiva e hanno ripreso diversi villaggi tra il fiume Eufrate e il centro di Manbij. La controffensiva è in corso e la situazione sul campo sta cambiando rapidamente.
La diga di Tishreen rimane fuori servizio. UNICEF: “Almeno 2 milioni di residenti nella città di Aleppo e nella campagna orientale stanno vivendo gravi carenze idriche. Questa crisi deriva dalla sospensione di due stazioni idriche critiche. […] L’interruzione ha lasciato molti senza accesso all’acqua pulita, esacerbando le già difficili condizioni di vita nella regione. Sono necessarie misure immediate per riparare le stazioni idriche”.
Aumenta il numero delle vittime civili negli attacchi turchi/SNA
I bombardamenti dell’SNA sul villaggio di Jadah, nella campagna di Kobane, hanno ucciso una madre e un bambino il 22 Dicembre.
Un attacco di droni turchi vicino a Tel Brak il 21 ha ucciso tre civili: Bassem Shaddadi, membro del consiglio comunale di Tel Brak, Abeer al-Khalif, membro delle forze di protezione civile, Ahmed al-Tami, un mullah della regione, e ne ha ferito uno: il presidente del consiglio degli anziani di Tel Brak, Bunyan Hasnawi Jadou
Un attacco di droni turchi ha colpito un centro di grano vicino a Sarrin (campagna di Kobane) il 21 Dicembre. “È stato un attacco improvviso a una delle unità di stoccaggio del grano nella sezione esterna [del centro]. L’attacco ha portato all’incendio e alla distruzione di 300 tonnellate di grano”, ha detto una fonte a Kobane a RIC.
Un totale di 68 civili sono stati uccisi e 73 feriti negli attacchi dell’SNA turco dal 29 novembre, secondo le informazioni raccolte dal Rojava Information Center.
Sviluppi diplomatici intra-curdi
Il comandante in capo delle SDF, Mazloum Abdi, ha incontrato il Consiglio nazionale curdo (ENKS), “per discutere l’istituzione di una posizione curda unificata nella nuova Siria”. Il portavoce dell’ENKS, Faysal Yusuf, ha affermato che l’incontro “è andato bene” e che ne seguirà un altro.
Lo sceicco Murshid, figlio di un famoso sceicco curdo ucciso dal regime di Assad nel 2005, è tornato a casa dopo aver vissuto anni fuori dal paese, cercando di partecipare alla definizione di un percorso migliore per la Siria. Finora ha incontrato Mazloum Abdi, l’ENKS e l’influente tribù araba Shammar, la cui milizia Sanadid fa parte delle SDF.
Nella regione del Kurdistan iracheno, il leader curdo del PUK Bafel Talabani ha elogiato gli sforzi di Mazloum Abdi per “preservare la stabilità” in Siria.