Dopo vari tentativi di pianificare e coordinare le attività in anticipo – senza contare sulla reattività dei nostri amici mauritani – finalmente le iniziative culturali e non hanno preso forma pochi giorni prima dell’arrivo dell’equipe base della Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza a Nouakchott, capitale della Mauritania.

  • Quartiere di El Mina

Mustapha Bocoum, coordinatore dell’associazione Ensemble pour une Mauritanie unie et prospère (Insieme per una Mauritania unita e prospera) e membro di Mondo Senza Guerre e Senza Violenza, ha organizzato una festa nel quartiere di Mendoza per accogliere l’equipe base della Marcia, composta da Rafael de la Rubia, ideatore della Marcia, Marisol Bravo e Martine Sicard di Mondo Senza Guerre e Senza Violenza.

In un’atmosfera gioiosa, alla presenza di attori locali tra cui Aimé B., membro dell’associazione  Adra-Mauritanie, si sono svolte diverse attività culturali, alcune delle quali hanno evocato in particolare le usanze tradizionali dell’etnia Peuhl, abbinate a performance di giovani rapper. Purtroppo, un’interruzione di corrente ha sospeso il programma prima che l’equipe potesse parlare a nome della Marcia. Tuttavia, il messaggio è arrivato grazie al presentatore dell’evento, che non ha mai smesso di sottolineare l’importanza di lavorare per la pace e la nonviolenza tra un discorso e l’altro!

Erano previste altre attività nelle scuole pubbliche del quartiere per sensibilizzare e trovare nuovi attivisti per la pace e la nonviolenza, ma lo sciopero dell’istruzione pubblica e la celebrazione del Giorno dell’Indipendenza hanno complicato le cose…

Tuttavia, è nel campo dell’istruzione che, grazie ai contatti di Mouhamedou Lamine Niang di Mondo Senza Guerre e Senza Violenza e alle lettere inviate in anticipo sia al Ministro dell’Istruzione Superiore e della Ricerca Scientifica che al Ministro degli Affari Esteri per formalizzare i nostri interventi, si sono tenuti alcuni incontri preliminari, presentazioni e lezioni sui temi della Marcia.

  • L‘ENAJM École Nationale d’Administration de Journalisme et de Magistrature offre una formazione iniziale, continua e avanzata ai dipendenti pubblici dell’amministrazione. Dopo un primo incontro con il Direttore generale Zacarias Thiam, il Direttore della Formazione continua e della Cooperazione, Moctar Ould Zein, è riuscito ad inserire nella fitta agenda di docenti e studenti due incontri tematici: il primo con il corpo docente, che si è reso disponibile a parlare brevemente della Marcia e dei suoi benefici; nel secondo incontro ha illustrato dei retroscena agli studenti, aprendo un ricco scambio di opinioni che ha permesso di chiarire diverse questioni.
  • L’Università privata Sup’Managment: la signora Ache Hamed Dedde, Segretaria Generale della scuola, ci ha ricevuto in anticipo per poi organizzare rapidamente un incontro con gli studenti due giorni dopo. Anche in questo caso, il pubblico è stato molto attento e il gruppo di circa quaranta studenti presenti all’occasione ha posto domande pertinenti.
  • L’istituto scolastico Al Ibdaa: la scuola, situata nel quartiere di Riyadh, è stata eretta nel 2011 da El Hadj Malick Niang, il suo attuale preside. È una scuola pubblica il cui nome arabo significa “Innovazione” e comprende classi di ogni ordine e grado. El Hadji M.N ha organizzato un incontro con gli insegnanti, seguito da una presentazione del progetto della Marcia ad un’ampia selezione di studenti tra i 15 e i 18 anni.

In tutte e tre le occasioni, Rafael de la Rubia ha condiviso il suo racconto relativo alla prima parte del tour e ha trasmesso due strumenti importanti per queste nuove generazioni, futuri attori del loro Paese: il Violentometro e l’Impegno Etico:

Il Violentometro, creato dall’Unità Politecnica dell’Università del Messico, è uno strumento grafico e didattico, sotto forma di righello, che aiuta a visualizzare le diverse manifestazioni della violenza che si annidano nella vita quotidiana e che spesso sono confuse o sconosciute.

L’Impegno Etico, promosso da Mondo Senza Guerre e Senza Violenza, è una dichiarazione pubblica da fare ad amici, insegnanti, familiari e colleghi, in cui ci si impegna a non usare mai le conoscenze acquisite o apprese in futuro per opprimere gli esseri umani, ma al contrario ad applicarle per la loro liberazione.

In ogni caso, al di là degli scambi costruttivi avuti con insegnanti, alunni e studenti, si sono aperte nuove prospettive per estendere ed approfondire il tema della nonviolenza. A medio termine si potrebbero organizzare laboratori pratici e corsi di formazione sul tema, adattati a diverse categorie di pubblico. Inch’Allah, se Dio vuole!

Traduzione dal francese di Martina D’amico. Revisione di Thomas Schmid.