L’efficienza energetica rappresenta un elemento cruciale per la riuscita della transizione verde: interventi mirati all’efficienza energetica non solo riducono i consumi e abbassano le emissioni, ma contribuiscono anche a promuovere un modello di sviluppo sostenibile a livello economico e sociale. Le nuove sfide poste dalla transizione energetica richiedono un impegno coordinato e strategie efficaci per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea. A guidare questo processo sono normative come la Direttiva sull’Efficienza Energetica e la Direttiva Case Green, che mirano a promuovere una riduzione dei consumi, un utilizzo maggiore delle energie rinnovabili e un modello di sviluppo sostenibile. Per l’Italia, la maggiore beneficiaria dei fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), questi obiettivi rappresentano un’opportunità unica per investire nella sostenibilità e affrontare problemi strutturali come la povertà energetica, che ancora colpisce molte delle famiglie.
Il nuovo report “Efficienza energetica e transizione verde: le buone pratiche delle regioni italiane” di MIRA – Facciamo luce sui fondi pubblici per renderli più giusti (https://miranetwork.org/) mette in luce i passi avanti compiuti dalle regioni italiane nel rendere la transizione energetica una realtà concreta. Attraverso un’analisi comparativa su quattro regioni – Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia e Sardegna – il report esplora come iniziative innovative e investimenti mirati abbiano già portato benefici significativi. Le buone pratiche che vengono illustrate nel report non sono solo esempi di successo locale, ma rappresentano un modello replicabile per altre regioni e per il livello nazionale. Progetti come il supporto agli enti locali in Emilia-Romagna, gli incentivi per le imprese del Lazio e i programmi di rigenerazione urbana in Lombardia dimostrano che una transizione verde sia possibile e che è fondamentale il coinvolgimento di tutti gli attori – istituzioni, imprese e cittadini.
In Emilia-Romagna sta andando avanti il progetto relativo al “Supporto agli enti locali sui temi della transizione energetica-Seconda edizione” con un budget di 1,5 milioni di euro con contributi fino all’80% delle spese ammissibili. L’obiettivo primario è quello di promuovere iniziative di informazione, sensibilizzazione e animazione sui temi dell’efficienza energetica, dell’autoconsumo e della condivisione di energia rinnovabile. Il bando mira a rafforzare le competenze amministrative degli enti locali e a coinvolgere cittadini, imprese e il terzo settore nella transizione energetica verso una società più equa e sostenibile, mentre l’obiettivo secondario è quello di rendere gli enti locali protagonisti della transizione energetica, migliorandone capacità e competenze amministrative, e promuovere il coinvolgimento attivo delle comunità nel perseguire obiettivi di sostenibilità, riduzione dei consumi e produzione da fonti rinnovabili.
Nel Lazio, invece, il progetto “Efficienza energetica e rinnovabili per le imprese” ha un budget di 40 milioni di euro suddivisi equamente tra: efficienza energetica e promozione delle rinnovabili. È previsto un contributo massimo di 2 milioni di euro per progetto, con possibilità di rifinanziamento. L’obiettivo primario del bando è quello di promuovere l’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili per supportare le imprese nel Lazio verso la decarbonizzazione e una maggiore sostenibilità energetica, in linea con gli obiettivi europei di transizione verde, puntando a ridurre del 30% le emissioni di gas serra e i consumi di energia primaria delle imprese beneficiarie e a migliorare la competitività delle imprese regionali e favorire l’autoconsumo di energia rinnovabile.
Per quanto riguarda la Lombardia sono in piedi due interventi. Il primo denominato “Pacchetto investimenti-Linea green” può contare su 65 milioni di euro, suddivisi in 24,05 milioni di euro (Fondo di garanzia) e 40,95 milioni di euro (contributo) per promuovere l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas serra, in linea con il Programma Regionale FESR 2021-2027. L’obiettivo è quello di sostenere l’efficientamento energetico degli edifici e impianti produttivi delle imprese per ridurre l’impatto ambientale, tramite riduzione dei consumi, recupero di energia e cattura di gas serra. I progetti devono garantire una riduzione delle emissioni di almeno il 30% rispetto alla situazione iniziale. Si tratta di un intervento che punta a incentivare gli investimenti delle piccole e medie imprese lombarde nell’adozione di tecnologie sostenibili, rinnovando impianti produttivi e favorendo l’uso di energie rinnovabili, con una particolare attenzione alla decarbonizzazione e alla resilienza. Il secondo intervento, invece, riguarda il “Piano Casa Regione Lombardia per il triennio 2022-2024” che può contare su un budget di 1.537,2 milioni di euro, di cui 512,1 milioni destinati alla rigenerazione urbana. Il piano mira a sviluppare politiche abitative per rispondere al fabbisogno abitativo primario, promuovendo sostenibilità, welfare abitativo, rigenerazione urbana, cura del patrimonio edilizio, e housing sociale. È volto a integrare obiettivi di sviluppo economico e sociale, migliorando l’accesso agli alloggi per le famiglie vulnerabili e sostenendo un sistema abitativo inclusivo e sostenibile. La parte di rigenerazione urbana prevede interventi mirati sugli edifici pubblici più energivori, migliorandone l’efficienza energetica e riducendo le emissioni. Il piano si basa su 5 assi: sostenibilità; welfare abitativo; cura del patrimonio; rigenerazione urbana e housing sociale.
Infine, per la Sardegna va segnalato “l’Avviso pubblico per la concessione di contributi per Diagnosi Energetica e Attestazioni di Prestazione Energetica (APE)” con un budget di 1,8 milioni di euro per supportare i Comuni della Sardegna nella predisposizione di Diagnosi Energetiche e APE (Attestazioni di Prestazione Energetica) per edifici pubblici, con l’obiettivo di promuovere interventi di efficientamento energetico e riduzione dei consumi. L’obiettivo è quello di identificare edifici pubblici energivori per dare priorità ad interventi di efficientamento, creando un patrimonio informativo sulla prestazione energetica degli edifici pubblici per accedere a finanziamenti futuri e favorire l’attuazione del Programma Operativo FESR 2021-2027 per una “Sardegna più verde.”
Si tratta di “buone pratiche” che spaziano dalla riduzione dei costi energetici alla creazione di posti di lavoro e che sottolineano il ruolo centrale delle amministrazioni regionali nell’attuazione di politiche in supporto alla transizione energetica e alla creazione di una società più sostenibile e inclusiva.
Qui il Report: https://miranetwork.org/wp-content/uploads/2024/12/Report-Efficienza-energetica-Italia.pdf.