Niamey, 13 dicembre 2024

I ministri degli Esteri della Confederazione dell’Alleanza degli Stati del Sahel (AES) si sono riuniti a Niamey venerdì 13 dicembre 2024 per discutere della libera circolazione delle persone e delle merci all’interno dell’area dell’Alleanza.

https://es.wikipedia.org/wiki/Alianza_de_Estados_del_Sahel

La riunione è stata presieduta dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica del Mali, Abdoulaye Diop.

In un comunicato emesso al termine della riunione, i capi delegazione hanno elogiato la leadership coerente dei capi di Stato della Confederazione, che hanno fatto della soddisfazione delle profonde aspirazioni dei loro popoli una priorità assoluta.

I Ministri hanno inoltre rilevato la visione a lungo termine dei tre Capi di Stato nella loro ferma determinazione a rafforzare, in uno spirito panafricano, i meccanismi volti a facilitare la libera circolazione di persone e merci all’interno dell’area dell’Africa Occidentale.

Hanno ribadito il significato altamente strategico di questo impegno, la cui attuazione avrà un impatto positivo sulla vita dei popoli della Confederazione.

Ricordando la decisione irreversibile degli Stati della Confederazione di ritirarsi dalla CEDEAO/ECOWAS, i ministri hanno esortato i comitati multidisciplinari a proseguire le discussioni per concordare le modalità di uscita nell’interesse dei popoli della Confederazione.

Sulle questioni di pace e sicurezza, i ministri hanno accolto con favore i successi ottenuti sul campo dalle Forze di Difesa e Sicurezza di Burkina Faso, Mali e Niger nella loro lotta congiunta contro il terrorismo in tutte le sue forme.

Hanno valutato positivamente il coordinamento tra i tre Paesi, in particolare per quanto riguarda l’operatività della forza unificata, prima di cogliere l’occasione per rendere omaggio a tutte le vittime civili e militari e salutare la resilienza della popolazione della Confederazione di fronte alle crisi.

I Ministri hanno condannato con forza gli atti terroristici commessi contro civili innocenti e le forze di difesa e sicurezza degli Stati membri della Confederazione.

Infine hanno ribadito la determinazione della Confederazione a combattere e sconfiggere le forze aggressive.

I principali motivi del terrorismo nel Sahel sono descritti nell articolo „Africa nel mirino della NATO?“

https://www.pressenza.com/it/2024/06/africa-nel-mirino-della-nato/