di Paige Bennett
Mentre i leader mondiali si sono riuniti alla COP29 in Azerbaigian per discutere dell’azione per il clima, gli scienziati si chiedono se sia ancora possibile mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi oltre le medie preindustriali.
Secondo un recente rapporto del Servizio relativo ai cambiamenti climatici di Copernicus (C3S) dell’Unione Europea, per la prima volta il riscaldamento dovrebbe essere superiore a 1,5 gradi per l’anno solare 2024. Il rapporto ha anche osservato che il 2024 sarà probabilmente l’anno più caldo mai registrato, anche più caldo del 2023, che attualmente detiene il record. Inoltre, da giugno 2023 a maggio 2024, le temperature sono andate oltre 1,63 gradi sopra alle medie preindustriali per dodici mesi consecutivi.
La scienza ora mostra che limitare il riscaldamento all’obiettivo di 1,5 gradi delineato nell’Accordo di Parigi sta diventando sempre meno probabile. Alcuni esperti avvertono che potremmo già aver superato il punto limite per contenere il riscaldamento.
«L’obiettivo di evitare di superare 1,5 gradi è ormai fuori portata. È quasi impossibile evitarlo a questo punto perché abbiamo aspettato troppo a lungo per agire», ha detto al Guardian Zeke Hausfather, responsabile della ricerca sul clima presso Stripe e ricercatore presso Berkeley Earth. «Stiamo superando il limite di 1,5 gradi troppo velocemente e continuerà così fino a quando le emissioni globali non smetteranno di aumentare».
L’obiettivo di 1,5 gradi è stato fissato nell’accordo di Parigi, un trattato internazionale negoziato alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21) nel 2015 e firmato nel 2016. L’obiettivo era quello di evitare gli impatti catastrofici dei cambiamenti climatici, cioè eventi più frequenti e intensi come inondazioni, uragani, siccità, ondate di calore e incendi.
Come ha rilevato uno studio del 2022, il superamento di 1,5 gradi di riscaldamento potrebbe anche portare a molti punti critici per il clima, tra cui interruzioni della circolazione oceanica, deperimento della foresta pluviale amazzonica, massicce estinzioni della barriera corallina, rotture del ghiaccio marino, collasso della calotta glaciale e altro ancora.
L’ONU ha osservato che le violazioni mensili e annuali del limite di 1,5 gradi non significano necessariamente che abbiamo superato il limite dell’Accordo di Parigi. Tuttavia, ci stiamo avvicinando alla violazione a lungo termine, il che potrebbe portare a impatti irreversibili.
Richard Betts, climatologo dell’Università di Exeter nel Regno Unito, ha dichiarato a NPR che «si parla di quando, non di se» si supererà il limite.
Andrew Jarvis, uno scienziato del clima della Lancaster University, ha dichiarato a NPR che il mondo probabilmente supererà l’obiettivo entro i prossimi 10 anni, ma gli attuali metodi di misurazione del riscaldamento rispetto ai tempi preindustriali si concentrano su intervalli di 20 anni guardando indietro nel tempo, il che significa che potremmo mancare l’obiettivo molto prima di rendercene conto con le misurazioni.
Secondo l’Emissions Gap Report del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), pubblicato nell’ottobre 2024, il mondo dovrà ridurre le emissioni del 42% entro il 2030 e del 57% entro il 2035 per rimanere entro il limite di 1,5 gradi. Un rapporto diverso pubblicato a metà novembre ha rilevato che le attuali politiche porteranno a un aumento, non a una riduzione, delle emissioni, le quali potrebbero portare a 2,7 gradi di riscaldamento entro il 2100.
In definitiva, gli scienziati hanno affermato che sarà necessaria un’azione immediata e immensa per ridurre il più possibile il riscaldamento, poiché ogni frazione di grado di riscaldamento evitato fa davvero la differenza.
«Nel sistema climatico ci stiamo avvicinando sempre di più a punti di svolta da cui non potremo riprenderci; è incerto quando arriveranno, sono quasi come mostri nell’oscurità», ha detto Grahame Madge, portavoce dell’Ufficio meteorologico britannico, come riportato dal Guardian. «Se non riusciamo a restare entro 1,5 gradi, sarà meglio restare sotto 1,6 gradi piuttosto che 1,7 gradi, che sarà meglio di 2 gradi o più».
Traduzione dall’inglese di Cora Marchioni. Revisione di Mariasole Cailotto.
Di seguito una conferenza TED in inglese sui punti di non ritorno del cambiamento climatico.
Paige Bennett di Los Angeles è una scrittrice appassionata di sostenibilità. Ha conseguito la laurea in giornalismo presso l’Ohio University e ha conseguito un certificato in Studi femminili, di genere e sessualità. Si è anche specializzata in agricoltura sostenibile mentre seguiva il suo corso di laurea.