Ieri, sabato 30 novembre, si è svolta a Roma l’ennesima manifestazione per chiedere lo stop al genocidio. Tantissimi i partecipanti, tra questi Snupo, che conosciamo da diverso tempo: è  quel gigante che sfila con un enorme tamburo, che martella come un fabbro, in ogni corteo dove sono presenti gli operai e le operaie ex-GKN. Ci ha mandato questo testo e volentieri lo pubblichiamo…

Da persona libera mi sento di fare alcune considerazioni sulla manifestazione pro Palestina a Roma. C’è ancora troppo odio e immaturità che non serve a chi in questo momento è massacrato.

Come siamo arrivati in piazza una signora – forse statunitense – si è avvicinata a una mia amica e gli ha detto.” Tornate a casa… I Palestinesi devono essere tutti uccisi!!”. Lei, sbalordita, non ha avuto ne la forza ne la prontezza di rispondergli… Da parte della piazza slogan molto discutibili, che avrebbero allontanato anche tante persone che sono contro questa folle strage…

C’è tanta strada da fare per imparare a vedersi come semplici esseri umani desiderosi di un po d’ amore. Si, si vive veramente in un mondo folle , dove la prima follia è appunto questa nostra mancanza di voglia d’andare oltre, oltre ogni ottusa etichetta d’appartenenza .

Mi resta difficile vedere una via d’uscita…

Non ci sono le basi..o forse più semplicemente non c’è volontà di essere altro.