Recensione del libro “Le porte dell’arte. I musei come luoghi della cultura tra educazione basata negli spazi e costruzione della pace”. I musei per la pace promuovono attivamente la risoluzione dei conflitti, educando alla nonviolenza e ai diritti umani.

In un’epoca di guerre i musei per la pace sono luoghi preziosi per costruire ponti di dialogo fra le culture e i popoli. Questo è il cuore pulsante del libro Le porte dell’arte. I musei come luoghi della cultura tra educazione basata negli spazi e costruzione della pace, scritto da Gianmarco Pisa, edito da Multimage.

Il testo esplora come i musei possano evolvere da semplici contenitori di patrimonio a veri e propri protagonisti della società. Secondo la definizione dell’ICOM (Consiglio internazionale dei musei), un museo non è solo un archivio di beni culturali, ma uno spazio aperto e inclusivo, che promuove diversità, sostenibilità e partecipazione. Pisa spinge questa visione oltre, descrivendo i “musei per la pace” come laboratori di incontro e di educazione alla cittadinanza, in grado di trasformare le eredità culturali in percorsi di dialogo e collaborazione.

Attraverso esempi concreti, come i progetti nei territori del post-conflitto in Jugoslavia e l’impegno dei Corpi Civili di Pace in Kosovo, il libro dimostra come la cultura possa essere strumento di riconciliazione e speranza. I musei per la pace, infatti, non solo conservano e interpretano il patrimonio culturale, ma promuovono attivamente la risoluzione dei conflitti, educando alla nonviolenza e ai diritti umani.

La Convenzione di Faro, citata nel volume, rafforza questa prospettiva. Essa definisce l’eredità culturale come un riflesso vivo delle tradizioni e dei valori delle comunità, e i musei diventano così catalizzatori di progetti condivisi, rafforzando il legame tra memoria storica e azione futura.

Un esempio in tal senso è il Museo di Trieste. Una rete estremamente importante è l’International Network of Museums for Peace (INMP).

Questo libro è una chiamata all’azione per chi crede nella cultura come forza trasformativa. Leggere questo libro significa aprire una finestra su musei che non sono solo luoghi di conoscenza ma che luoghi di pace e di memoria condivisa.

Scopri di più sul libro su Multimage e inizia il tuo viaggio verso la cultura come strumento di pace.

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