A Caltanissetta domenica 24 novembre 2024 il Presidio donne per la pace è tornato in piazza come ogni mese ormai da un anno.
Le donne del Presidio hanno scelto di non avere altre bandiere se non quelle della pace e questo non per sottrarsi alla “responsabilità” di scegliere da che parte stare, ma perché le bandiere rappresentano sempre di più presunte identità collettive “escludenti”, conservatrici di altrettanto presunti retaggi (privilegi?) storici, superiorità culturali, “diritti legittimi” e valori da affermare come universali e diffondere per illuminare il Mondo.
Per alcuni mesi il Presidio si è svolto in silenzio affidando il suo pensiero al documento politico che ogni mese ha accompagnato l’evento. Poi ha deciso di darsi voce e gesto così: noi le donne del Presidio e qualche uomo che ha voluto esserci, abbiamo cercato di parlare con la Città dando consistenza alla parola d’ordine : PENSIERI, PAROLE, CORPI PER LA PACE, che ci è stata “donata” insieme al logo dal Presidio di Palermo preesistente al nostro.
Il 24 luglio abbiamo raccolto un “gomitolo di pace”, il 24 agosto con il gomitolo abbiamo intrecciato una “catena di pace”, il 24 novembre abbiamo tessuto una “tela di pace”.
La performance Telaio umano – Tesso con tutta me stessa, a cura di Giovanna Seminatore scenografa e tessitrice, ci ha dato l’opportunità, come dice la curatrice, di t-esserci, in momenti così drammatici, consapevoli dell’inutilità del gesto ma anche della sua necessità.
Sappiamo bene che molte piazze si sono riempite, molte voci si sono levate, ma i massacri non sono cessati, le guerre non sono finite, e allora? Dobbiamo arrenderci all’inutilità dei nostri gesti di protesta? Dobbiamo accettare la nostra impotenza? Non noi, noi no!
Noi non ci arrendiamo all’inutilità del “gesto”, non ci arrendiamo ai mostri che governano tanta parte del mondo, non siamo rimaste a “casa” il 24 novembre con il Presidio donne per la pace e il 25 novembre per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, due giorni e un unico filo che li lega.
In guerra i corpi delle donne sono usati come armi: stupri sistematici, gravidanze forzate per fiaccare l’identità maschile del nemico; donne sequestrate, usate come schiave sessuali “regali” per i combattenti, vendute come bottino di guerra.
In pace migliaia di donne vengono uccise e milioni di donne subiscono ogni tipo di violenza da parte di uomini che semplicemente ritengono di avere il diritto di farlo.
In questi giorni più che mai maschi di potere, ammantati di prestigio, autoproclamatisi sapienti, dichiarano senza ombra di dubbio che “il patriarcato è finito” e non sanno quanto ancora esso governi il mondo con i suoi figli prediletti: il capitalismo, il liberismo, il militarismo e l’integralismo religioso, politico e identitario.
La “tela” di pace che tessiamo è contro le guerre ed è contro le violenze di genere che insieme proclamano una idea del mondo in cui le sopraffazioni e l’odio creano scale di valori disumane, generano e nutrono realtà “distopiche”, impongono “credi” che guidano ambizioni individuali e forniscono alibi ad ogni nefandezza.
Loredana Rosa
Hanno aderito al Presidio donne per la pace:
Governo di Lei; Onde donneinmovimento; ANPI Comitato Provinciale Caltanissetta; ANPI Sezione “Gino Cortese” Caltanissetta; Aps Figl* delle stelle lgbtqia+; Aps Progetto Luna; Aps Sulle Ali della Musica ; ARCI Caltanissetta; AUSER Provinciale; AUSER Circolo “Letizia Colajanni” Caltanissetta; CGIL Caltanissetta; SI Circolo Enrichetta Casanova; FIDAPA di Caltanissetta; Futura, costruiamo insieme la Città; I Girasoli Onlus; MoVI Caltanissetta; Società Dante Alighieri Comitato di Caltanissetta.