Un recente controllo a livello nazionale del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, volto alla verifica del rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento nel settore della ristorazione all’interno degli istituti scolastici, ha fatto emergere che in quasi una mensa su quattro (circa 170) sono state riscontrate irregolarità che, nella maggioranza dei casi, hanno riguardato carenze igienico-strutturali (diffusa umidità, formazioni di muffe, presenza di insetti e di escrementi di roditori) e autorizzative, la non rispondenza per qualità/quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto, la mancata tracciabilità degli alimenti nonché l’omessa presenza di eventuali allergeni, quest’ultima essenziale per prevenire possibili reazioni allergiche specialmente nei bambini in quanto soggetti più fragili. Nel complesso, sono state accertate 225 violazioni amministrative o penali e irrogate sanzioni pecuniarie per 130 mila euro; nei casi più gravi, 5 gestori sono stati deferiti all’A.G. ed è stato disposto il sequestro di punti cottura/dispense nonché di 350 kg. di alimenti (in cattivo stato di conservazione, privi di tracciabilità, scaduti e/o con etichettatura irregolare) per un valore approssimativo di 5M€ (https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/informazioni/comunicati-stampa/controlli-dei-nas-nelle-mense-scolastiche-irregolare-1-su-4-pasti).
E di come mangiano le nostre bambine e i nostri bambini a scuola si è occupato anche Il 9° Report dei menù scolastici di Foodinsider, l’osservatorio indipendente che ogni anno monitora lo stato della mensa scolastica in Italia, conducendo rilevazioni e questionari di gradimento in molte città d’Italia che ha messo in luce luci e ombre di questo servizio. Rispetto all’anno precedente l’analisi del campione, rappresentativo di circa un terzo delle mense italiane, registra un miglioramento nel 44% dei menù analizzati, mentre il 29,5% rimane stabile e il 20% mostra, per contro, un calo di qualità (il 6,5% non è confrontabile con gli anni precedenti). Il miglioramento è significativo in quei Comuni che hanno rinnovato le gare d’appalto, come è successo a Trento, Udine, Frosinone, Rieti e Siracusa. I dati dell’anno scolastico 2023/24 sono messi a confronto con quelli degli ultimi 5 anni, dimostrando come la legge dei Criteri Ambientali Minimi (in vigore dall’agosto del 2020) abbia reso i menù più sani e sostenibili, con maggiore varietà di alimenti, più biologico, più legumi ma anche più prodotti locali e provenienti da cooperative sociali. Ma l’indagine mette in luce anche aspetti negativi importanti: aumenta il cibo processato e, secondo quanto riferito da numerosi insegnanti, diminuisce la percentuale di pasto effettivamente consumata. I maggiori consumi si rilevano nelle scuole dove si fa educazione alimentare, dove ci sono le cucine interne, dove i bambini hanno a disposizione più tempo per il pranzo, dove i refettori sono meno rumorosi e, infine, dove la frutta è servita a metà mattina anziché a fine pasto. Poche sono le realtà sensibili al problema del ridotto consumo, come dimostra il fatto che sono rare le attività di monitoraggio degli scarti; rilevazioni che invece sono indispensabili per comprendere e affrontare il fenomeno.
“In cima alla classifica del 9° Rating c’è il menù che meglio ha saputo interpretare l’alimentazione come strumento di salute, di rispetto per l’ambiente e di promozione del territorio. È il Comune di Sesto Fiorentino ad aver fatto il salto più alto, passando dal quintultimo posto del 2017 al primo nella classifica pubblicata in questo Report, ha dichiarato Claudia Paltrinieri, presidente di Foodinsider. Dall’olio extra vergine d’oliva proveniente dagli uliveti di Sesto Fiorentino, Calenzano, Signa, Carmignano, alla trota della Lunigiana, al Cefalo della Laguna di Orbetello, alla pasta fresca del Mugello… questi sono solo alcuni dei prodotti di filiera corta che occupano il 73% degli alimenti offerti nel menù. Nella mensa di Sesto Fiorentino la plastica è bandita, così come lo sono i piatti processati.” Si confermano di alto profilo anche i menù di Parma e Fano – secondi a pari merito – e di Cremona, che rimane il migliore in termini di abilità gastronomica dei cuochi. Le mense del Sud danno segnali di ripresa, in particolare Bari e Brindisi e soprattutto Siracusa, che conquista 57 punti in più rispetto allo scorso anno.
Nell’approfondimento, il Report dedica un focus speciale al pane, alimento presente a ogni pasto. Il Report traccia anche le diverse matrici dei progetti in essere che riguardano la mensa scolastica tutti rivolti alla transizione ecologica. Tra questi si trovano i progetti europei Horizon, che fanno parte del Programma Quadro dell’Unione Europea per la Ricerca e l’Innovazione, come Foodtrails; le attività delle agenzie regionali per lo sviluppo dell’agricoltura, come il progetto Mensarda sviluppato dall’Agenzia Laore in Sardegna; i progetti delle fondazioni bancarie come Sostenibilmense nella provincia di Siena sostenuto dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, fino alle azioni della società civile che a Roma è rappresentata dal Consiglio del Cibo, da cui è nata la proposta di introdurre, una volta al mese, un pasto completamente vegetale per ridurre le emissioni.
Qui per approfondire: https://drive.google.com/file/d/1JyelmQpYX40Zpa_2tMVZkr87jkBEtPWb/view.
Intanto, nei giorni scorsi la Società Italiana di Pediatria (SIP) la lanciato il progetto ViviSmart nelle scuole primarie italiane. L’iniziativa, originariamente sviluppata nel 2017 dall’Alleanza aBCD (formata da Barilla, Coop e Danone) e supportata dal Ministero della Salute, è stata donata alla SIP nel 2023 per garantirne la diffusione su tutto il territorio nazionale e il rafforzamento del suo impegno nella promozione di corretti stili di vita tra i bambini. Il progetto ViviSmart si propone di educare più piccoli a scelte alimentari consapevoli e a uno stile di vita sano, coinvolgendo oltre 50 scuole in tutta Italia. Il programma include incontri didattici e attività ludiche volti a sensibilizzare gli studenti di quarta e quinta elementare sull’importanza di un’alimentazione equilibrata e di un’attività fisica regolare. Nella sua prima edizione, svoltasi tra il 2017 e il 2018, ViviSmart ha ottenuto risultati positivi, dimostrando un significativo impatto sulla riduzione della sedentarietà e sul miglioramento delle abitudini alimentari. Quest’anno, grazie all’impegno della SIP, l’iniziativa raggiungerà un numero ancora maggiore di bambini, educando sia loro che le loro famiglie su temi come la piramide alimentare, il consumo di frutta e verdura, e il movimento. Inoltre, l’uso di materiali educativi digitali e tutorial permetterà agli insegnanti di integrare il progetto nelle attività scolastiche quotidiane (https://www.scuolachannel.it/vivismart