Milano lentamente cambia pelle.
Forse neanche lentamente: in quegli scali ferroviari dove la speranza era di vedere del verde sorgono palazzoni, villaggi “olimpici” (viene da ridere, ma ci sarebbe da piangere) che si trasformeranno in residenze studentesche (il nuovo business della città), e mentre comitati generosi, ma esausti, cercano di difendere pezzetti di verde, dall’altra parte si viene asfaltati senza problemi. Il consumo di suolo cresce a dismisura, mentre il sindaco organizza giornate, settimane, convegni green…
Oggi racconterò di un piccolo angolo di questa città.
All’angolo tra il Naviglio Pavese e via Conchetta (a due passi dal famoso Cox 18) esiste da molti anni un locale davvero particolare: nei primi del ‘900 era una “Casa di piacere”. Poi verso gli anni ’50 passò dal diavolo all’acqua santa: comprato dalla curia divenne una farmacia. Da più di vent’anni è una “Sacrestia, farmacia alcolica” con la vecchia insegna e con un mobilio all’interno che ricorda l’antica “Casa di piacere”. Un ambiente molto curato, pieno di oggetti antichi, divanetti, poltroncine, un fascino da altri tempi. Valentina e suo figlio Geremia sono davvero accoglienti, con maniere che ricordano anche queste il passato.
Ehi! Mi direte: ma questa è pubblicità!! State tranquilli: questo antico edificio a due piani è stato venduto dalla curia e verrà presto abbattuto: il locale, quando leggerete queste righe, sarà già chiuso. Verrà raso al suolo e al suo posto sarà costruito un bell’albergo di lusso, non sappiamo di quanti piani. Così Milano perde pezzi e lentamente sparisce.