In piazza associazioni, comitati e partiti da Abruzzo e Molise

 

All’insegna della parola d’ordine “contro la guerra economica, sociale e militare” un lungo corteo colorato e determinato, rumoroso e festoso nello stesso tempo, ha manifestato ieri sera a Pescara per dire no alle politiche guerrafondaie e antisociali dei Paesi del G7, ovvero le sette maggiori potenze del mondo occidentale, il cui incontro si è concluso nella città adriatica. L’iniziativa è stata promossa dal coordinamento No G7 Pescara, formato da dieci promotori e altri 35 aderenti tra associazioni, sindacati e partiti politici.

Alla manifestazione hanno partecipato molte organizzazioni del mondo pacifista ed ecologista, il movimento degli studenti, la Cgil d’Abruzzo e Molise, l’USB e i Cobas., Rifondazione Comunista, l’Alleanza Verdi – Sinistra e il Movimento 5 Stelle, rappresentanti delle comunità migranti, dei palestinesi e dei curdi. Negli interventi che si sono susseguiti sia durante il corteo che alla sua conclusione, in Piazza Salotto, sono state sottolineate le ragioni della protesta: immediato cessate il fuoco e trattativa per la pace in Ucraina; stop al genocidio a Gaza; per il riconoscimento dei diritti dei popoli a partire dai palestinesi e dai curdi; no alle politiche neocolonialiste dell’Occidente; contro la rapina delle risorse dell’Africa; contro la rapina delle nostre tasse per arricchire la finanza e l’industria bellica; contro l’aumento delle spese militari e per la destinazione delle risorse  alla sanità, alla scuola, all’occupazione, alla messa in sicurezza del territorio, al sostegno ai più deboli; per la giustizia sociale e ambientale, per la difesa del clima e una radicale inversione delle politiche  energetiche, basta con le fonti fossili, no all’anacronistico “Piano Mattei”,  si all’incremento delle fonti pulite e rinnovabili.

La manifestazione No G7 si è svolta in una Pescara blindata, al di fuori della “zona rossa” e con un massiccio  schieramento delle forze dell’ordine in assetto antisommossa. Il giorno prima il coordinamento No G7 aveva tenuto un contro vertice con la partecipazione di diversi esperti. Tra essi anche Moni Ovadia, attore, scrittore e attivista dei diritti umani. “Quello che sta accadendo in Medio Oriente è un crimine contro l’umanità – ha detto Ovadia -, Israele avrà sicurezza quando i palestinesi avranno libertà e diritti. E’ questo che pensano tutte le persone che non sono accecate da una visione fascista e fanatica del mondo”.