Proseguendo con questa serie di interviste, pubblichiamo qui la conversazione con Rommy Sandoval sulla 3a Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza nel suo recente passaggio in El Salvador:
Siamo all’Università Dr. Andres Bello di El Salvador a San Miguel e abbiamo con noi una persona molto conosciuta all’interno del Movimento Umanista, e soprattutto in tutte le marce che ha fatto “Mondo senza Guerre e senza Violenza”.
Rommy Sandoval, piacere di conoscerla, buon pomeriggio! Grazie per aver accettato questo invito. Come nasce il contatto con “Mondo senza Guerre” e con le marce?
Buon pomeriggio Sonia e tutto il team! In particolare con l‘Università Dr. Andres Bello ho avuto l’opportunità dal 2004 di conoscere il lavoro che svolge “Mondo senza Guerre e senza Violenza”, attraverso il nostro rettore Ana Marta, Nita di Araujo, come la chiamiamo affettuosamente. Mi è piaciuto molto l’approccio, la metodologia usata, il fatto di lavorare ai programmi con i giovani, con gli studenti, con le comunità, guidati innanzitutto dal principio improntato sullo sviluppo di questi laboratori o meglio, focalizzati sui principi umanisti. L’approccio con gli altri, come si viene trattati, come superare la sofferenza interiore. Quindi, abbiamo iniziato con questa serie di laboratori con i partecipanti salvadoregni che abbiamo avuto l’opportunità di accogliere e riunire.
Rommy Sandoval lavora in questa università, da oltre 30 anni, se non erro. Il contatto con gli studenti è stato molto importante e lo sviluppo di questi laboratori, che lei cita, nel corso degli anni le ha permesso di costruire un rapporto più stretto con la comunità. Me ne parli un po’.
In realtà, sono 31 anni che lavoro per l’Università Dr. Andrés Bello, e all’interno dei programmi che sviluppiamo in ambito accademico si applica l’approccio della nonviolenza. È vero che utilizziamo anche molta bibliografia di “Mondo Senza Guerre e Senza Violenza”. Naturalmente tutti i membri provenienti da Spagna, Italia, ed Ecuador sono un‘esperienza di arricchimento. La formazione è fatta per generare consapevolezza nei giovani, nella comunità, sulla necessità di lavorare instancabilmente per raggiungere la pace e la nonviolenza, attraverso questi programmi e queste metodologie attive che contribuiscono a rendere l’essere umano più solidale, coinvolto, pacifico, più responsabile e più rispettoso.
Abbiamo avuto qui il team base “Cristal” proveniente dal Costa Rica che comprende italiani, ecuadoriani, cileni, colombiani e altre nazionalità. Abbiamo avuto un’ottima accoglienza qui, e questo lo dobbiamo in gran parte a Rommy e alle autorità. Come avete organizzato tutto questo? Ce ne può parlare un po’?
Beh, poiché ha menzionato l’inaugurazione della Terza Marcia, da un anno stavo pensando che fosse una data abbastanza lontana. Ma poi grazie al cielo è arrivato il 2 di ottobre e in Costa Rica abbiamo iniziato a organizzare e sviluppare varie attività, anche con il personale docente, per coinvolgere gli studenti. È un’occasione di arricchimento per accrescere la pace. Abbiamo organizzato eventi culturali e sportivi, eventi gastronomici come momenti di condivisione e per farci conoscere alle delegazioni internazionali.
Proprio adesso è in corso una partita di calcio. Chi sta giocando?
Stanno giocando gli studenti delle diverse facoltà e c’è una bella notizia: si è formata una squadra di calcio con i membri di diverse delegazioni, e poi ha vinto la partita la squadra “Mondo senza guerra e violenza” della Marcia!
Che bello!
C’era anche una mostra di pittura dei bambini. I giovani hanno anche organizzato un laboratorio di pittura con il tema della pace. Sì, e anche questo è in corso al momento.
Adesso che la giornata volge al termine, ci sono altre attività in programma?
Tra poco ci sarà un evento spirituale, poiché come università promuoviamo anche i valori spirituali. Infatti, ogni venerdì, l’università si trasforma in un luogo di raccolta, dove integriamo e condividiamo un pranzo con tutti gli ospiti. Alle due e mezza ci riuniamo nell’auditorium dell’università per celebrare un evento culturale in memoria degli umanisti che ci hanno preceduti e che ora sono in cielo come Ana Marta, Monce e Joaquín Perpío de Honduras.
Grazie mille! Dopo questo non andrete da qualche parte, in qualche paese, dai salvadoregni del team?
Al momento non ancora, ma non vediamo l’ora in un futuro. Speriamo.
Bene, speriamo anche noi, vedremo. Grazie mille! Congratulazioni a voi e auguri per tutti i vostri progetti.
Traduzione dallo spagnolo di Maria Sartori.