Testimoni di nonviolenza da Israele e Palestina insieme per dare voce a chi rifiuta la violenza e progetta la pace

A Roma il 23 e 24 ottobre

Obiettori di coscienza e resistenti nonviolenti, vengono da Israele e Palestina per rivendicare il diritto all’obiezione di coscienza, lavorano insieme e rifiutano la guerra, l’esercito, le armi, l’odio.

Sofia Orr e Daniel Mizrahi (israeliani, hanno rifiutato armi e divisa, sono obiettori di coscienza e per questo reduci dal carcere), Tarteel Yasser Al Junaidi e Aisha Amer (palestinesi, sono attiviste nonviolente e difendono i diritti umani, contro l’occupazione): quattro testimoni di pace che credono nel dialogo e agiscono come “gruppo misto” israelo-palestinese.

Rappresentano due importanti movimenti: Mesarvot (una rete di giovani attivisti israeliani che rifiutano di prestare il servizio militare obbligatorio), e Community Peacemaker Teams – Palestina (CPT) (sostiene la resistenza di base nonviolenta guidata dai palestinesi contro l’occupazione israeliana).

Invitati in Italia dalla Campagna di Obiezione alla guerra, su iniziativa del Movimento Nonviolento, sono stati a Milano, Verona, Bologna, Parma, Reggio Emilia, e Firenze, e saranno a Roma mercoledì 23 e giovedì 24 ottobre per incontrare le istituzioni e l’opinione pubblica italiana e far conoscere i volti e la voce di chi, dentro alla follia della guerra, rifiuta la violenza delle armi e vuole vivere insieme.

Saranno ascoltati dalla Commissione parlamentare permanente per i Diritti Umani e ricevuti in Vaticano al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Incontreranno gli studenti universitari della Sapienza, i giovani del Servizio Civile Universale e dialogheranno in un incontro pubblico con la filosofa Donatella Di Cesare ed il sociologo Luigi Manconi (giovedì 24, ore 10:30, presso la sede del CSV Lazio, via Liberiana 17).

L’incontro con la stampa è giovedì 24, ore 16, Sala stampa di Montecitorio, presenti gli on. Laura Boldrini, on. Nicola Fratoianni, on. Stefania Ascari e rappresentanti di Rete Pace e Disarmo.

La richiesta alle istituzioni, all’Unione Europea, e al nostro governo, è di riconoscere lo status di rifugiati politici a tutti gli obiettori di coscienza, disertori, renitenti alla leva, che fuggono dalle guerre e chiedono asilo e protezione.

Movimento Nonviolento

Info aggiornate su: azionenonviolenta.it